Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della Grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la Storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità Cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.
1.Il proverbio è molto chiaro: se in autunno non fa molto freddo e, soprattutto, non c’è molto vento, e quindi le foglie rimangono più tempo attaccate ai rami, vuol dire che l’inverno sarà rigido e duro. Ci sono molti proverbi che “giocano” su questi paradossi: inverno freddo-estate calda o viceversa, oppure quello famosissimo secondo cui se il Natale è caldo, la Pasqua sarà fredda, ecc… ovviamente a noi non interessa se questi proverbi dicano effettivamente il vero, con ogni probabilità sì, ma questo -lo ripetiamo- non deve interessarci. Ciò su cui invece bisogna riflettere è altro, ovvero che quando sembra che tutto proceda senza disagi, ecco che ciò potrebbe essere l’anticamera di situazioni molto dure.
2.Si racconta che quando i primi gesuiti andavano ad informare sant’Ignazio dell’apertura di varie case sparse per il mondo e lo facevano con il giusto entusiasmo, il Santo, invece di rallegrarsene, tendeva ad incupirsi pensando che se i suoi riuscivano ad operare senza ostacoli ciò potesse significare che il Signore avesse abbandonato la Compagnia. Le difficoltà, infatti, devono esserci. Guai se non ci sono! Quando non si scompaginano i piani del demonio, questi evita di porre ostacoli. Se si sta andando con le proprie forze verso l’abisso, perché l’avversario di Dio dovrebbe ostacolare il cammino? Non avrebbe senso. E’ quando si stanno facendo le cose per bene che allora il diavolo dà fastidio e strepita. A questo poi si aggiunge la pedagogia di Dio: il Signore vuole farci guadagnare meriti ed ecco perché permette prove e tribolazioni.
3.Tornando agli alberi, questi hanno bisogno di essere potati, per poi averli ben rigogliosi e capaci di donare quanti più frutti succosi. La scrittrice britannica George Eliot (1819-1880), pseudonimo di Mary Anne Evans, giustamente ha scritto: “Delizioso è l’autunno. Non si può guardare una foglia che cade senza un pensiero di serenità”…e infatti è proprio le foglia che cade che lascia spazio alla nascita di una nuova foglia, mentre quella che non cade non lascia spazio ad alcuna rinascita. Ecco perché Gesù dice: “In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.” (Giovanni 12).
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

Be the first to comment on "Apologetica con i proverbi: “Se in autunno le foglie restano a lungo sugli alberi, l’inverno sarà duro e severo” (proverbio bavarese)"