Apologetica con i proverbi: “Se non c’è pane, andranno bene le torte!” (proverbio spagnolo)

Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della Grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la Storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità Cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.


1.Il pane è il simbolo del poter vivere. Se c’è il pane, c’è l’indispensabile. Se manca il pane, è come se mancasse tutto. Almeno il pane e l’acqua…e si può sopravvivere.

2.Il proverbio sembra dunque affermare un assurdo: se non c’è il pane, come potranno esserci le torte? Le torte, per  la loro sofisticatezza, sono un di più rispetto al pane. Se davvero mancando il pane, ci fossero le torte, quasi-quasi converrebbe augurarsi una tale mancanza. Evidentemente il proverbio vuole dirci un’altra cosa. Ovvero che quando sembra mancare l’indispensabile, forse è giunto il momento per poter iniziare finalmente ad apprezzare questo indispensabile e così aprirsi ad un più gustoso e dolce assaporamento. Infatti, la vita diviene bella e dolce quando si sanno gerarchizzare le cose: capire quali sono quelle davvero più importanti.

3.Ma ci può essere anche un altro significato che non esclude il precedente. Un significato che può richiamare quel famoso detto che dice: Quando si chiude una porta, può aprirsi un portone; il quale, a sua volta, può richiamare la celebre definizione che sant’Agostino diede del peccato originale: una felix culpa (una colpa felice). Dalla tragedia del peccato originale, l’amore di Dio ha tratto qualcosa d’immensamente superiore: il Verbo Incarnato. San Paolo dice: “Dove abbonda il peccato, lì sovrabbonda la grazia” (Romani 5,20). Insomma, attenzione alla possibile sorpresa: dopo aver scoperto che nella dispensa non c’è più pane, potrà bussare alla porta il pasticciere sotto casa per consegnarci una dolcissima torta!


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

CONDIVIDI

Be the first to comment on "Apologetica con i proverbi: “Se non c’è pane, andranno bene le torte!” (proverbio spagnolo)"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*