Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica.
La vita è una grande avventura verso la luce (Paul Claudel)
- Chi può negare che la vita sia un’avventura? Solo lo stolto.
- Chi può negare che la vita richieda l’impegno del rischio? Solo lo stolto.
- Chi può negare che si vive non sapendo cosa accadrà dopo un attimo? Solo lo stolto.
- Eppure se nessuno può essere certo di ciò che accadrà anche solo dopo un attimo, tutti possono essere certi di cosa ci sia dopo la vita.
- C’è una Luce che attende.
- C’è una Luce che chiede di essere accolta.
- Ma, anche su questo, lo stolto è pronto a negare e così fa la scelta di brancolare nell’oscurità più opprimente.
- Lo stolto sceglie l’affanno piuttosto che la pace, l’angoscia piuttosto che la letizia, le tenebre piuttosto che la luce.
- Che non sia il nostro destino… ciò che sceglie lo stolto.
Dio è verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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