1.Con la definizione attualismo gentiliano s’intende una corrente di pensiero sviluppata da Giovanni Gentile (1875-1944), uno dei più significativi esponenti dell’idealismo italiano. L’attualismo si chiama così perché s’incentra sul pensiero come atto. Vediamo un po’ cosa vuol dire.
2.L’idealismo si basa sulla centralità del pensiero, ovviamente l’idealismo gentiliano ribadisce questa centralità, ma afferma che l’unica realtà non sia semplicemente il pensiero come concetto universalmente inteso da considerarsi nel tempo e nello spazio, bensì il pensiero come atto di pensare. Più precisamente: nulla può esistere al di fuori del pensiero, perché ciò che esiste è solo ciò che il pensiero–sta-pensando-nel-suo-atto-di-pensare. Da qui due originalità nella filosofia di Gentile.
- Prima originalità: l’idealismo gentiliano è ancora più estremo di quello di Hegel, laddove permane ancora, anche se solo sul piano dialettico, una sorta di distinzione tra il pensiero e l’oggetto pensato, tra spirito e natura. Per Gentile questa distinzione non ha ragion d’essere, perché la natura che viene dall’uomo conosciuta è sempre una natura che, per essere conosciuta, deve essere dall’uomo stesso pensata.
- Seconda originalità: l’idealismo gentiliano disconosce di fatto qualsiasi giudizio che la Storia può utilmente offrire al presente. La verità non deve indentificarsi in una sorta di pensiero che si è originato nella Storia e che offre una sua eredità con cui comunque misurarsi, bensì la verità è sempre nel pensiero in atto, passato l’atto, la verità di prima non è più “vera”.
3.Non è difficile cogliere una contraddizione ma anche due estreme pericolosità nella filosofia di Gentile.
- Contraddizione: Gentile costruisce una filosofia che comunque si vuole offrire come sempre attuale. L’affermare che la verità è nel pensiero-in-atto, è una verità che però pretende di essere vera non solo durante, ma anche prima e dopo l’atto-del-pensiero….cioè sempre.
- Pericolosità morale: Nell’attualismo gentiliano non solo tutto si soggettivizza perché non ci sarebbe realtà al di fuori del pensiero, ma nulla può permanere come definitivo perché nulla può resistere alla continua attualità-del-pensiero. Dunque, non può esistere una legge naturale perenne.
- Pericolosità politica: Gentile, forse ancora più di Hegel, è il filosofo del totalitarismo politico. Affinché il pensiero non coincida con i singoli pensieri (che possono essere anche quelli più “volgari”) per Gentile il pensiero deve innalzarsi a coscienza collettiva; una coscienza collettiva, però, non lasciata a se stessa, bensì interpretata dallo Stato. Da qui l’adesione di Gentile al Fascismo…anche se correttamente qualcuno ha affermato che, con la sua adesione, Gentile voleva, più che aderire lui, far aderire il Fascismo alla sua filosofia.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

Be the first to comment on "Che giudizio dare all’ “attualismo” di Giovanni Gentile?"