di Corrado Gnerre per il C3S
Qualche riflessione a caldo dopo la tornata elettorale delle Comunali.
Ha vinto il Centro-Sinistra? Hanno vinto i progressisti? Ha vinto la “Linea Letta”? No. Ha semplicemente perso la Destra. Ha talmente perso la Destra che l’unica vittoria nel campo non progressista è ascrivibile a Forza Italia in Calabria. Il che è quanto dire visto lo stato ormai comatoso che patisce il partito del Cavaliere.
Dunque, la Destra ha perso. Ha perso Salvini. Ma in un certo qual modo ha perso anche la Meloni; meno, ma ha perso anche lei, semplicemente perché non ha sfondato.
Certo, si potrà dire che nelle Comunali la Destra ha sempre più difficoltà perché meno radicata sui territori, meno organizzata, meno consolidata con apparati collaterali (sindacati, cooperative, associazionismo vario, ecc…), ma al di là di questo non si può negare la sconfitta.
D’altronde ormai è un film che si ripete è che può essere intitolato in questo modo: “Quando la Destra non fa la Destra, perde.” A questo poi si aggiunge anche un’altra cosa che diremo tra un po’.
La Destra non fa la Destra. Salvini ha deciso di appoggiare il governo Draghi e lo ha fatto senza alcun pudore. Anzi, il vero apripista dell’ex Presidente della BCE fu proprio lui quando un intervistatore di una nota trasmissione televisiva un giorno gli chiese (il governo Conte sembrava ancora robusto) cosa ne pensasse di un possibile governo Draghi e lui rispose, meravigliando non poco l’intervistatore, “Why not?”. Poi è stato proprio lui, Salvini, a rendere possibile l’ennesima “operazione di palazzo”, perché, se la Lega si fosse sfilata, sarebbe stato difficile che si realizzasse ciò che Mattarella aveva progettato.
Per la Meloni il discorso è ovviamente diverso. E’ vero che si è tirata fuori dal “draghismo” scegliendo di rimanere all’opposizione; ma è pur vero che tutte le ricette da lei proposte come alternativa sono evidentemente sembrate poco decise, poco identitarie e forse poco credibili.
Ma -dicevamo- questo è il quanto da un punto di vista politico. Però, a noi del C3S non deve e non può bastare questa lettura. Se lo facessimo, faremmo professione di ateismo storico, ovvero crederemmo che la storia si possa giudicare solo con la storia.
Gesù lo dice chiaramente che a chi ha sarà dato di più e a chi non ha sarà tolto anche ciò che ha (Matteo 25).
C’è dunque una responsabilità maggiore in chi ha la possibilità di capire di più e di agire di più. Ebbene, sul piano valoriale, cioè della difesa dei valori tradizionali, la Destra è sempre più flaccida, debole, arrendevole, incoerente. Il caso Morisi lo testimonia ampiamente; ovviamente non ci riferiamo a Morisi ma a Salvini che doveva commentare in maniera diversa.
Allora nessun risvolto positivo in queste elezioni? Sì, uno ce n’è. Fino a qualche giorno fa la Sinistra era spaventata dalle elezioni politiche e cercava di tirare avanti la legislatura quanto più possibile. Dopo il 2-3 ottobre potrebbe cambiare idea illudendosi di vincerle. E chissà… forse rimanendo vittima dei suo “calcoli”.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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