Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica.
La brevità della vita ci vieta una lunga speranza
(Orazio – Odi, I,4,15)
1.Il poeta latino Orazio dice che la vita è troppo breve per nutrire una lunga speranza. Egli ha ragione, ma solo ad una condizione, che è quella di considerare la speranza come una realizzazione terrena. Infatti, se ciò che speriamo è ciò che si realizzerà quaggiù, allora non ci potrà essere alcuna speranza capace di essere definitiva. Questo è il fallimento a cui conduce la fede nell’utopia. Si spera che avverrà una soluzione, ma nel tempo. Ma, se la soluzione è nel tempo, questa non potrà che essere transitoria. Per cui… sarà una “soluzione” che mai risolverà.
2.Altra cosa è ciò che ci dice il Cristianesimo: la speranza -quella vera- è eterna. E lo è per un semplice motivo: perché si tratta di una speranza che va oltre la brevità della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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