Introito
(Salmo 27,8-9)
Il Signore è la forza del suo popolo, e presidio salutare per il suo Unto: salva, o Signore, il tuo popolo, e benedici i tuoi figli, e governali fino alla fine dei secoli.
(Salmo 27,1)
O Signore, Te invoco, o mio Dio: non startene muto con me, perché con il tuo silenzio io non assomigli a coloro che discendono nella tomba.
Epistola
(Romani 6,3-11)
Fratelli, quanti siamo battezzati in Gesù Cristo, nella morte di lui siamo stati battezzati. Noi dunque per il battesimo siamo stati sepolti con lui nella (sua) morte, affinché, come Cristo è risuscitato da morte per la gloria del Padre, cosi anche noi viviamo d’una vita novella. Se infatti siamo stati innestati su lui per somiglianza di morte, lo saremo anche per somiglianza di risurrezione. Questo ben lo sappiamo: che il nostro uomo vecchio è stato con lui crocifisso, affinché il corpo del peccato sia distrutto e noi non serviamo più al peccato, essendo il morto affrancato al peccato. Ora se noi siamo morti con Cristo, crediamo di vivere ancora con lui, sapendo che Cristo, risuscitato da morte, non muore più, sopra di lui non regna più la morte perché se egli è morto per il peccato, è morto una sola volta; ma se vive, vive per Iddio, in Gesù Cristo Signor nostro.
Vangelo
(Marco 8,1-9)
In quel tempo, siccome la folla era molta, e non aveva da mangiare, Gesù chiamati a sé i discepoli, disse loro: “Ho compassione di questo popolo, che già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. E se li rimando a casa digiuni, verranno meno per la via, essendo alcuni di loro venuti da lontano”. E i suoi discepoli gli risposero: “Come si potrebbe mai saziarli di pane qui in un deserto?” Domandò loro: “Quanti pani avete?” Risposero: “Sette“. E ordinò alla gente di sedere per terra. E presi i sette pani, dopo aver rese le grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li ponessero dinanzi alla folla; ed essi li posero. Avevano ancora pochi pesciolini; e quelli pure benedisse e fece distribuire. E mangiarono e furono sazi, e raccolsero degli avanzi sette sporte. Ora quelli che avevano mangiato erano circa quattromila; e li licenziò.
Meditazione
1.Leggendo il Vangelo, viene da porsi una domanda: perché Gesù compie un miracolo sovrabbondante? Nella sua infallibilità, infatti, Egli avrebbe potuto compiere un miracolo pari ai reali bisogni della persone che erano accorse per ascoltare la sua parola. Il Vangelo precisa che avanzarono “sette sporte”. Insomma, miracolo per miracolo, perché non farlo preciso?
2.Ciò è segno di un’evidenza che spesso trascuriamo e sui cui non riflettiamo quanto si deve: la grazia che il Signore ci dona è in misura incommensurabilmente maggiore dei nostri reali bisogni.
3.Dunque, non solo con la Grazia di Dio tutto il nostro essere è adeguatamente soddisfatto, ma essa può far sì che ci apriamo ad una dimensione infinita che è Dio stesso. Dio che non può essere esaurito dai nostri bisogni e dalla nostra conoscenza.
Alla Regina dello Splendore
Madre, tienimi per mano e ricordami continuamente che se ho il tuo Divin Figlio, non solo ho tutto, ma ho anche infinitamente di più di quanto io abbia bisogno. Aiutami, quindi, a non farmi ingannare dal mondo che invece vorrebbe farmi credere di aver bisogno del mondo stesso. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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