Nato a Firenze nel 1515, san Filippo Neri visse tutta la sua vita a Roma, dove fu uno dei personaggi più influenti del suo tempo. Tipo originale e di carattere allegro, la sua anima ardente era divorata dal fuoco d’un amore soprannaturale. Aveva il dono di accostare gente di ogni condizione sociale; li guadagnava a Dio, li dirigeva e li consigliava con una sicurezza di vedute eccezionali. Dopo aver vissuto per quindici anni da eremita, peregrinando lungo le strade della campagna romana, fu ordinato sacerdote a 36 anni e radunò attorno a sé una ventina di sacerdoti che formarono la Congregazione dei preti secolari dell’Oratorio. Ma la vita di san Filippo rimase quella che era sempre stata, tanto originale quanto splendente di santità. Morì nel 1595.
Introito
(Romani 5,5)
La carità di Dio è stata diffusa nei nostri cuori, per mezzo dello Spirito Santo, che ci è stato dato.
Epistola
(Sapienza 7,7-14)
Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l’oro al suo confronto è un po’ di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l’argento. L’amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre. Senza frode imparai e senza invidia io dono, non nascondo le sue ricchezze. Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l’amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.
Vangelo
(Luca 12,35-40)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Tenete i vostri fianchi cinti e le lucerne accese; e voi siate come uomini che aspettano il loro padrone al suo ritorno dalle nozze per aprirgli subito, appena viene e picchia. Beati quei servi che il padrone, al suo arrivo, troverà desti. In verità vi dico: egli si cingerà e li farà mettere a tavola e si presenterà a servirli. E se verrà alla seconda e alla terza vigilia e troverà le cose così, beati loro! Sappiate però che se il padre di famiglia conoscesse l’ora in cui viene il ladro, non si lascerebbe forzare la casa. Tenetevi pronti anche voi, perché nell’ora che voi non supponete il Figlio dell’Uomo viene.
Meditazione
1.L’Epistola dice che la sapienza va preferita…a scettri e troni. Gli uomini non sono tutti uguali. C’è chi ha ricevuto più talenti e chi meno. L’importante è saperli trafficare e trafficare secondo la volontà di Dio, mirando alla gloria del Cielo e non a quella del Mondo.
2.San Filippo Neri aveva senz’altro ricevuto da Dio talenti enormi. Lo si capisce dalla sua vita. Fu molto influente presso la Curia romana, ricercato dai Papi, fondò perfino una congregazione. Avrebbe potuto ottenere chissà quale incarico…ma a lui non interessava. A lui interessava solo coltivare adeguatamente quella sapienza che vale più di…scettri e troni.
Alla Regina dello Splendore
Madre, fa che anch’io tenga sempre presente che ciò che unicamente conta nella vita è fare la volontà del tuo Divin Figlio. Che tutti gli onori che il Mondo può conferire non sono nulla rispetto alla gioia del tuo Divin Figlio nel vederci scegliere Lui e solo Lui. Che allegramente (come faceva san Filippo Neri) possa proseguire in questo intento. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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