Introito
(Luca 1,13; 1,15; 1,14)
Non temere, o Zaccaria; la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio cui porrai nome Giovanni: egli sarà grande dinanzi al Signore, e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno materno, e molti per la sua nascita gioiranno.
(Salmo 20,2)
Signore, per la tua potenza il re si allieta, e per la salvezza, da te donata, molto esulta.
Epistola
(Geremia 1,4-10)
In quei giorni, il Signore mi rivolse la parola, dicendo: Prima di formarti nel seno di tua madre ti conobbi, prima che tu uscissi dal seno ti santificai, e ti stabilii profeta alle nazioni. E io dissi: Signore Dio! Io non so parlare, perché sono un fanciullo. E il Signore: Non dire: ‘Sono un fanciullo’, perché tu, qualunque missione ti affiderò, la farai, e dirai tutto quello che io ti ordinerò: non temere davanti a loro, perché ci sono io con te a liberarti, dice il Signore. Poi il Signore stese la sua mano e toccò la mia bocca, e mi disse: Ecco metto le mie parole nella tua bocca, e mi disse: Ecco metto le mie parole nella tua bocca, ecco ti stabilisco in questo giorno sopra te nazioni e sopra i regni, perché tu sradichi e distrugga, disperda e dissipi, edifichi e pianti; questa è la parola del Signore onnipotente.
Vangelo
(Luca 1,5-17)
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto.
Meditazione
1.Per celebrare quello che sarà il mandato di Giovanni Battista, l’Epistola riporta ciò che il Signore disse a Geremia. Ad un certo punto Dio dice al profeta: Ecco metto le mie parole nella tua bocca…Cioè Dio dice a Geremia che il mandato che deve adempiere è testimoniare la Verità, una Verità che non è di Geremia ma di Dio stesso: …metto le mie parole nella tua bocca…le “mie” non le “tue” parole.
2.Il profeta è colui che non promuove se stesso né tantomeno diffonde suoi concetti e sue idee, ma unicamente promuove Dio e testimonia fino al sangue la Verità di Dio. Giovanni Battista preparò le vie a Gesù, non a se stesso; e poi, quando i tempi furono maturi, si ritrasse per far posto al Cristo.
Alla Regina dello Splendore
Madre, l’unica Verità è quella del tuo Divin Figlio. Non ce ne sono altre. Fa che il mio sia un servizio unicamente alla Verità del tuo Divin Figlio. Fa che non testimoni me stesso o le mie idee, ma unicamente Gesù che è Via, Verità e Vita. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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