da Il segno della carne, di Ermanno Landi, Firenze 1959
Prima della colpa sarebbe bastato all’uomo unirsi con la sua donna, e in tale unità avrebbero entrambi ritrovato il senso dell’intero universo, e quindi anche il senso di Dio, del Verbo per cui l’universo è creato.
Forse la Scrittura ci mostra l’episodio della tentazione da parte del serpente e della colpa d’Adamo prima di parlarci dell’unione tra l’uomo e la donna, è proprio per farci capire che l’astuto Satana ha voluto evitare di trovarsi davanti a essere ricchi di maggior sapienza e di maggior consapevolezza, sapienza e consapevolezza che avrebbero completata proprio nella loro unione e nel ritrovare attraverso quella unità del loro principio.
Prima della colpa l’unione dell’uomo con la donna sarebbe stata realmente la scintilla luminosa di tutto l’amore che vibra nel creato, scintilla che per la consapevolezza e l’adorazione dell’uomo avrebbe ritrovata la via di ritorno al creatore nell’atto della preghiera.
Ora le cose vanno altrimenti. Essere uomini significa anche essere peccatori, vale a dire essere egoisti. Significa sentirsi spinti come da una seconda natura apparentemente più forte e più violenta della prima, non verso la dedizione, bensì verso il possesso bestiale della persona amata.
Abbiamo bisogno d’una tradizione d’amore, perché la natura non basta più.
Ad offuscare la natura vera dell’uomo che consiste, ora è chiaro, nella somiglianza di Dio, si è sovrapposta la natura animale, quella dell’istinto bestiale.
Hai fatto caso a quanto narra la Scrittura di Adamo e di Eva dopo la colpa? Si sentirono nudi, vale a dire che il corpo assunse per loro un significato tutto particolare; e si coprirono di foglie. Ma Dio li coprì di pelli di animali. Ecco la seconda natura bestiale che grava sull’uomo colpevole ed egoista, ecco il corpo umano divenuto quasi corpo animale.
Abbiamo bisogno d’una tradizione d’amore che ci prenda l’anima del suo vertice e scenda a conquistare la ragione e il sentimento per ricordarci efficacemente cosa significhi essere uomini.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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