Introito
(Salmo 44,13; 44,15-16)
I ricchi del popolo implorano il tuo volto. Dal re sono introdotte le vergini con lei: le sue compagne ti sono portate con festevole esultanza.
(Salmo 44,2)
Vibra nel cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema.
Epistola
(Ecclesiastico 24,23-31)
Come vite diedi frutti di soave odore, e i miei fiori danno frutti di gloria e di ricchezza. Io sono la madre del bell’amore e del timore, della scienza e della santa speranza. In me ogni grazia della via e della verità, in me ogni speranza di vita e di virtù. Venite a me, o voi tutti che mi bramate, e saziatevi dei miei frutti; perché il mio spirito è più dolce del miele, e il mio retaggio più del favo di miele. Il ricordo di me durerà nelle generazioni dei secoli. Chi mi mangia avrà ancora fame, e chi mi beve avrà ancora sete. Chi mi ascolta non sarà confuso, e chi lavora per me non peccherà; chi mi illustra avrà la vita eterna.
Graduale
Tu sei benedetta e venerabile, o Vergine Maria, che senza offesa del pudore sei diventata la Madre del Salvatore. O Vergine Madre di Dio, nel tuo seno, fattosi uomo, si rinchiuse Colui che l’universo non può contenere. Alleluia, alleluia.
Vangelo
(Luca 1,26-38)
In quel tempo, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea detta Nazareth, ad una Vergine sposata ad un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe, e la Vergine si chiamava Maria. Ed entrato da lei l’Angelo disse: Salute, o piena di grazia: il Signore è con te! Benedetta tu fra le donne! Ed essa turbata a queste parole, pensava che specie di saluto fosse quello. E l’Angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio; ecco, tu concepirai nel seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande, e sarà chiamato figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre; e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe; e il suo regno non avrà mai fine. Allora Maria disse all’Angelo: Come avverrà questo, se io non conosco uomo? E l’Angelo rispose: Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà: per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, ed è già nel sesto mese, lei che era detta sterile; perché niente è impossibile davanti a Dio. E Maria disse: Ecco l’ancella del Signore: si faccia di me secondo la tua parola.
Meditazione
1.L’Epistola fa parlare in prima persona la Sapienza di Dio, ma la Chiesa ha opportunamente visto in questi passi una prefigurazione della natura e del ruolo della Vergine Maria. In questa Epistola si dice: …il mio spirito è più dolce del miele. Con il miele s’indica la dolcezza per eccellenza, dunque alla Madonna è dato di essere il segno vero, non solo simbolico, della dolcezza.
2.A meno che non si hanno i gusti alterati per qualche causa patologica, la dolcezza non solo piace, ma rasserena. D’altronde è scientificamente dimostrato che il cervello ha bisogno di zuccheri. Vivere, pertanto, con l’Immacolata, in stretta confidenza con Lei, chiedendo a lei che possa condurci e guidarci nel cammino della vita, vuol dire affrontare tutto con la presenza della dolcezza. Una dolcezza che farà sparire, o almeno mitigare e rendere sopportabile, qualsiasi amaro della vita.
Alla Regina dello Splendore
Madre mia, stammi accanto in tutti i momenti. Che la preghiera dell’Ave possa costituire la colonna sonora della mia vita. Che t’invochi in ogni momento. Che viva sempre nel sapore della tua incommensurabile e tenera dolcezza. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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