Perché Gesù affida a Giuda la cassa comune?

1.San Giovanni sostiene che Giuda “era ladro” e, “siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro” (Giovanni 12,6). Viene però da chiedersi: se Giuda era ladro e Gesù non poteva non saperlo, perché affidare la cassa proprio a lui? La risposta può essere formulata tenendo presente due cose. La prima verte sul rapporto tra scienza divina e libertà dell’uomo, la seconda sul rapporto tra prescienza divina e libertà dell’uomo. 

2.Rapporto tra scienza divina e libertà dell’uomo. Gesù sa, ma, in quel preciso momento, si affida ugualmente. Fin quando non è palese il peccato non interviene per rispetto dell’autonomia delle cause seconde, ovvero perché il libero arbitrio ordinariamente non può essere impedito.

4.Rapporto tra prescienza e libertà dell’uomo. Dio conosce tutto il futuro reale e anche i cosiddetti futuribili (ciò che potrebbe avvenire, ma non avverrà), ma nelle sue decisioni non si lascia condizionare dalla conoscenza di questo. Si tratta di un mistero così grande che non possiamo capire, eppure è una verità indiscutibile.


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