1.L’uomo avverte un insopprimibile bisogno di dare un significato al suo esistere, pena la constazione dell’assurdo. Il poeta polacco Jan Zahradinik (1904-1929), nella poesia Dimenticarsi mai, esprime bene l’assurdità del vivere quando a questo non se ne riconosce un senso: Non chiedere che cosa si trova oltre lo sguardo, / non ascoltare i silenzi dell’ovest, da cui / l’infinità del tempo ci chiama, non implorare / la luce che svanisce nelle tenebre, non tacere, / solamente gridare ad alta voce: ‘E’ assurdo!’.
2.Da qui il bisogno di rispondere alle domande di senso, ovvero a quelle domande che coinvolgono l’intero esistere: Che significato ha il vivere? Perché esiste la morte? Perché esiste la sofferenza?… C’è un proverbio ungherese che dice: Il bisogno è il più grande maestro. Ed è infatti questo bisogno che conduce l’uomo alla scoperta di ciò che conta.
3.Solo Dio può dare significato alla vita. Dinanzi alla maestosità del mistero della vita, l’uomo è impotente, perché dentro questo mistero. E così capisce che deve cercare al di là di se stesso. E capisce che solo Dio può dare significato alla vita. Dice il Salmo 126: Se il Signore non edifica Lui la casa, invano si affaticano coloro che la costruiscono.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

 
                    
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