1.Nei Detti dei Padri del Deserto si legge questo episodio. Il grande abate sant’Antonio ricevette da Dio questa comunicazione: “Tu, Antonio, ancora non hai raggiunto la perfezione di un ciabattino di Alessandria“. Antonio, sentendo questo e preso da un senso di profonda umiltà, volle andare ad Alessandria per incontrare e farsi istruire da quel ciabattino. Trovatolo, gli chiese: “Che cosa fai tu di speciale?” Il ciabattino rispose: “Niente faccio di speciale“. “Come conduci la tua giornata?” Chiese allora Antonio. L’umile ciabattino rispose: “Quando la mattina mi alzo mi metto subito al lavoro. Ho il mio tavolino proprio dinanzi ad una finestra. Vedo tante persone passare e prego raccomando al buon Dio tutte quelle che passano, desiderando e convincendomi che ognuna di queste si salvi, mentre per me chiedo perdono a Dio sicuro di meritarmi da Lui un terribile giudizio“. Antonio ascoltò con attenzione queste parole, lodo quel brav’uomo e andò via pensando: “Io che sono tanti anni nel deserto ancora non ho raggiunto la perfezione di questo ciabattino“.
2.Nel percorso della via della santità non può né deve mancare il desiderio che gli altri si salvino. Anzi, più si teme della salvezza di costoro, più se ne deve desiderare la salvezza; fino a pregare per loro, fino ad eventualmente sacrificarsi per loro. Guai a coltivare e ad acconsentire a pensieri vendicativi del tipo: …visto che quello mi ha fatto questo torto, visto che quello si è comportato così male, visto che quello ha così offeso la verità e il buon Dio, desidero che si danni. No, questo non è conforme al volere di Dio. Non era questo che faceva il ciabattino di sant’Antonio.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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