Cosa c’entrano i linfociti con la Messa?

1.Il dottor Franco Serafini è autore di un prezioso libro: Un cardiologo visita Gesù, edito da Edizioni Studio Domenicano. In un’intervista trasmessa da Radio Buon Consiglio, il dottor Serafini afferma che in tutti i miracoli da lui studiati si ritrova un eccesso di linfociti, ovvero una linfocitosi. La linfocitosi -egli spiega- si può trovare in situazioni banali, come un semplice raffreddore, ma si ritrova anche in situazioni di forte stress traumatico. Esistono studi clinici su pazienti politraumatizzati (per esempio a causa di incidenti stradali) che presentano una chiara linfocitosi. Essa è prodotta soprattutto da un certo tipo di linfocita, l’MK. La cosa interessante è che la linfocitosi dura solo un po’ di tempo accompagnando lo scarico di adrenalina, il giorno dopo sparisce, accadendo un fenomeno contrario: si verifica una linfocitopenia.

2.Quindi ciò che si ritrova nei miracoli eucaristici è una sofferenza che è avvenuta in quel momento per poi sparire. Insomma, una conferma della teologia sulla Messa, che afferma che il Sacrificio Eucaristico non è un ricordo ma la riattualizzazione (anche se incruenta) del Sacrificio avvenuto sul Calvario. E che la Messa è una vera e propria “macchina del tempo” che porta, chi assiste, ai piedi della Croce di Gesù in compagnia della Vergine Santissima, delle pie donne e di san Giovanni.


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