Da Briciole di pane di Attilio Borzi
La fretta è come un insetto malefico, che guasta le nostre azioni. Quando, infatti, si prega in fretta, l’orazione è fatta male; quando si lavora in fretta, il lavoro non riesce bene; quando si compie qualsiasi azione in fretta, si va sempre incontro a maggiori deficienze. La fretta, pertanto, deve essere evitata. Ecco una norma di saggezza: “Non far niente con fretta, ma agire tranquillamente, senza inquietarsi, senza turbarsi, senza irritarsi“. Si potrebbe obiettare: “E’ facile dirlo, ma non è altrettanto facile praticarlo“. E’ vero, ma è anche vero che, con il dovuto impegno da parte nostra e la grazia di Dio, il difficile diventa per lo meno attuabile. Occorre, perciò, operare sena fretta, con calma, perché la calma è un valido aiuto a compiere bene le azioni, a superare con minor fatica le difficoltà che s’incontrano nel compierle, garantisce l’equilibrio della riflessione, reca il suo contributo per la risoluzione delle incertezze, preserva da angustie e preoccupazioni. Ci conforti, peraltro, a respingere la fretta il pensiero che Dio guarda la nostra retta intenzione e la buona volontà, anche se, senza nostra colpa, non abbiamo potuto terminare un lavoro. Non sarà mai quell’opera, quantunque grande, che volgiamo condurre a termine, a procurarci il merito, ma la retta intenzione avuta nel compierla.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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