Perché non solo le singole anime, ma anche le società devono glorificare Dio?

1.Non solo le singole anime, anche le società devono glorificare Dio. Le società esistono perché servono per la santificazione personale. Non dobbiamo dimenticare che l’uomo è un “animale sociale” come dice Aristotele nella Politica, ovvero l’uomo è naturalmente portato a vivere in società. Aristotele stesso diceva che solo un dio o una bestia può vivere da solo, l’uomo no. Ora, tutto ciò che è giusto che esista, quindi anche le società, deve glorificare Dio. Ovviamente secondo il proprio stato ontologico. La glorificazione a cui è tenuta la società civile deve essere tanto sostanziale quanto formale.

  • Glorificazione sostanziale: la società deve essere giusta, cioè deve tendere al pieno rispetto del bene comune. Bene comune da intendersi secondo la concezione naturale e cristiana.
  • Glorificazione formale: la sottomissione della società a Dio deve essere manifestata pubblicamente.

2.Dopo il ritorno del suo viaggio in Oriente, san Francesco d’Assisi scrisse una lettera indirizzata ai reggitori dei popoli: Siete tenuti ad attribuire al Signore tanto onore fra il popolo a voi affidato, che ogni sera si annunci, mediante un banditore o qualche altro segno, che siano rese lodi e grazie all’Onnipotente Signore Iddio da tutto il popolo. E se non farete questo, sappiate che dovrete renderne ragione a Dio (…). nel giorno del giudizio. (Fonti Francescane, n.213).

3.Scrive san Pio X nell’enciclica Vehementer dell’11 febbraio 1906: E’ una tesi assolutamente falsa, un errore pericolosissimo, pensare che bisogna separare lo Stato dalla Chiesa. Questa opinione si basa infatti sul principio che lo Stato non deve riconoscere nessun culto religioso: ed è assolutamente ingiuriosa verso Dio, poiché il Creatore dell’uomo è anche il fondatore delle società umane e conserva nella vita tanto loro che noi, individui isolati. Perciò noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato, ma anche un culto sociale e onori pubblici. Inoltre questa tesi è un’ovvia negazione dell’ordine soprannaturale. Essa limita infatti l’azione dello Stato alla sola ricerca della prosperità pubblica in questa vita, cioè alla causa prossima delle società politiche; e non si occupa in nessun modo, come di cose estranee, della loro causa più profonda che è la beatitudine eterna, preparata per l’uomo alla fine di questa vita così breve. E pertanto, poiché l’ordine presente delle cose è subordinato alla conquista di quel bene supremo e assoluto, non soltanto il potere civile non dovrebbe ostacolare questa conquista, ma anzi dovrebbe aiutarci a compierla.


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1 Comment on "Perché non solo le singole anime, ma anche le società devono glorificare Dio?"

  1. Leandro Giannini | 12 Luglio 2025 at 23:33 | Rispondi

    Ottimo paragone, quindi “ESTOTE PAnoRAmicaTI”!

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