da Il Settimanale di padre Pio, anno XXII, n.29
Celina (in religione suor Genoveffa del Volto Santo), la sorella di santa Teresa di Gesù Bambino, racconta una conversazione avuta con Teresa: “Siccome le chiedevo se qualche volta smarrisse la presenza di Dio, molto semplicemente mi rispose: ‘No di certo! Credo di non aver mai trascorso tre minuti senza pensare al buon Dio’. Le significai la mia sorpresa che una tale applicazione fosse possibile. Ed Ella mi rispose: ‘Si pensa naturalmente alla persona che si ama.’. Non troppo convinta, però, volendo sperimentare la veridicità di quelle parole, un giorno in cui la comunità era a ricreazione, Celina si mise ad osservare attentamente la sorella. Questa, infatti, era l’anima della ricreazione, sempre attenta a far sì che si svolgesse in modo gioioso e lieto. Possibile mai che riuscisse anche in quelle occasioni a pensare a Gesù così frequentemente? Dovette alla fine ammettere che era la verità, quando si accorse che, pur mantenendosi vivace e gioiosa, di tanto in tanto santa Teresina sembrava assumere un’aria particolarmente raccolta, e posava lo sguardo in un punto…in prospettiva, cioè, del Tabernacolo eucaristico, benché non visibile dal luogo in cui si trovavano. Questione di attimi, e nessuno se ne accorgeva, se non chi la spiava bramosa di raccogliere le sue preziose perle… in altra occasione, Celina entrò nella cella della santa per chiederle qualcosa, ‘e rimasi colpita -afferma- dalla sua espressione di grande raccoglimento. Cuciva con alacrità e nello stesso tempo sembrava immersa in una profonda contemplazione; le domandai: ‘A cosa pensate?’. ‘Medito il Pater Noster -mi rispose- E’ così dolce chiamare il buon Dio nostro Padre!..’. E delle lacrime brallarono nei suoi occhi.”
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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