Rubrica a cura di Corrado Gnerre
La croce che Dio permette nella vita degli uomini non va mai rifiutata. Dio ne sa molto più di noi e quindi sa bene cosa è meglio per noi. Le prove che Dio permette non possono mai essere al di sopra delle nostre possibilità e della potenza della nostra preghiera. Sant’Alfonso giustamente dice che chi prega si salva mentre chi non prega non si salva. L’allusione è chiara: la preghiera serve per chiedere a Dio non che ci tolga le croci, bensì che ci dia la forza per portarle. Riprendiamo una storiella di fantasia molto famosa che è sempre bene non dimenticare.
Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare con Dio perché diceva: “Ma chi l’ha detto che ognuno deve portare la sua croce? Possibile che non esista un mezzo per evitarla? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!” Il Buon Dio allora gli rispose con un sogno. La vita degli uomini sulla terra era una sterminata processione. Ognuno camminava con la sua croce sulle spalle, lentamente, ma inesorabilmente, un passo dopo l’altro. Anche lui era nell’interminabile corteo di quella folla immensa e avanzava a fatica con la sua croce personale. Dopo un po’ si accorse che la sua croce era troppo lunga: per questo faceva tanta fatica ad avanzare e a rimanere con gli altri. “Sarebbe sufficiente accorciarla un po’ e tribolerei molto meno”. Si disse. Si sedette su una siepe lungo la strada e, con un taglio deciso, accorciò d’un bel pezzo quella croce tanto pesante e inutile. Quando ripartì, si accorse che ora poteva camminare molto più spedito e leggero; e senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la mèta della processione degli uomini. Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però incominciava la Terra della felicità eterna. Era una visione incantevole quella che si vedeva dall’altra parte del burrone. Ma non c’erano ponti, né passerelle per attraversare. Eppure gli altri passavano con facilità. Ognuno si toglieva la croce dalle spalle, l’appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. le croci sembravano fatte su misura: congiungevano esattamente i due margini del precipizio. Passavano tutti, ma non lui, perché ovviamente non riusciva. Aveva accorciato la sua croce e ora essa era troppo corta e non arrivava dall’altra parte del precipizio. Si mise a piangere e a disperarsi: “Ah, se l’avessi saputo…”. Ma ormai, era troppo tardi e lamentarsi non serviva a niente.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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