VIA PULCHRITUDINIS – “Bacio materno” di Mary Cassat

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che essa non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”


L’OPERA

“Bacio materno” di Mary Cassatt (1844-1926) – Conservato Philadelphia Museum of Art

Il dipinto che è dinanzi al nostro sguardo ci presenta lo spettacolo della maternità. Una mamma bacia la sua bambina.

Perché il termine “spettacolo” e non quello, per esempio, di “grandezza” o “bellezza”?

Questo termine non è scelto a caso. “Spettacolo” è ciò che si vede, che si para dinanzi in maniera decisa, chiara e capace di suscitare stupore e meraviglia. Ma lo “spettacolo” è non solo per chi osserva, è anche per chi è in esso protagonista. Gli attori, infatti, creano sul sipario uno spettacolo che è tale per chi osserva, ma anche per loro che si fanno osservare.

Ebbene, nel dipinto che abbiamo dinanzi c’è sì uno spettacolo, ma paradossale. La protagonista si vede di spalle. A stento se ne intravvede il volto, perché è nascosto. Non si capisce questa mamma che occhi abbia, che tratti del viso possegga. Forse non si capisce nemmeno la sua età. E’ certamente giovane, ma forse -chissà- se si fosse potuto osservare bene il suo volto, si sarebbe capito molto di più. Invece, il volto è celato e non fa “spettacolo”.

L’identità di questa mamma è nascosta, ma di questa stessa mamma è tutto chiaro ed è tutto inequivocabile. E’ veramente una mamma. Una mamma che, baciando la sua bambina, non solo ci fa capire quanto è grande il suo amore materno, ma anche come si senta pienamente realizzata in questo amore e in questa tenerezza. E il volto sereno della bimba ben fa capire quanto ella si senta al sicuro in quest’affetto inarrestabile.

Ma -ripetiamo- il volto della donna non si vede. Perfetta metafora della grande vocazione di una mamma: esserci, ma agire di nascosto.

Il capolavoro della maternità non è mai sotto i riflettori. E’ uno spettacolo paradossale di cui si ammirano le meraviglie, ma di cui l’autore è nascosto… eppure è tutto perfettamente conosciuto dalla sapienza divina.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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