1.Il sorriso è un mistero. Un mistero…perché solo l’uomo sorride. Non c’è animale che sappia o che voglia sorridere.

2.Il sorriso non è il ridere. Il sorriso è un cenno di gentilezza per significare che c’è sempre una letizia nel profondo di ogni cosa, di ogni gesto, di ogni incontro. Anche nei momenti tristi si può e si deve sorridere. Quando, per esempio, si fanno le condoglianze a chi ha perso un propri caro, solitamente si accenna ad un sorriso; ridere invece sarebbe fuori luogo.

3.Dio “sorride” sempre. Se non fosse così, non solo non sarebbe gioia infinita e perenne, ma non avrebbe nei confronti di ciò che ha creato un atteggiamento di tenerezza salvifica.

4.Da qui il dovere di ognuno di sorridere…anzi: di sorridere sempre. Scrive Attilio Borzi nel suo Briciole di pane: Il sorriso, se è genuino e fresco come quello del bambino innocente, è una delle più belle qualità dell’uomo. L’odierna società, che reca le connotazioni della tristezza, dell’inquietudine, dell’insoddisfazione, ha bisogno di questi sorrisi. E’ bella la vita di colui che sa sorridere; meno amara quella di colui che riceve qualche sorriso. Un programma semplice, ma stupendo, è pertanto quello che si può esprimere e riassumere così: sorridere a Dio. (…). In pratica: sorridere a Dio quando ci chiede una cosa piacevole, ma sorridergli, con altrettanta spontaneità e ilarità, quando ce ne chiede una che costa sacrificio. Sorridere a tutte le persone, nessuna eslcusa: anche questo è un sorriso rivolto e diretto a Dio, perché ogni persona ha il volto di Cristo. E questo volto non cessa di essere tale neppure in quelle persone che ci odiano, ci perseguitano e ci recano male. Certo, non è facile avere sempre a disposizione un sorriso per tutti, ma non è impossibile. 

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

---

Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?