APOLOGETICA CON I PROVERBI – Una tempesta di sabbia passa, le stelle invece rimangono (proverbio arabo)

Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della Grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la Storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità Cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli. 


Sant’Agostino lo dice chiaramente: dall’eternità esiste solo il Bene (che è Dio); il male non è altro che deficienza di Bene, cioè privazione e mancanza di esso. La creatura libera (angelo o uomo che sia), utilizzando in maniera sbagliata la propria libertà, e quindi allontanandosi dal Bene, genera il male. Se ci si riflette è proprio così: il buio non esiste di per sé…è mancanza di luce. Il freddo non esiste di per sé…è mancanza di calore.

Quanto è consolante pensare che tutto abbia avuto origine dal Bene e che solo questo (il Bene) è davvero immutabile. Perché solo Dio è immutabile.

D’altronde è la ragione stessa che lo impone. Un Dio che mutasse, non sarebbe Dio.  Mutare vuol dire andare verso qualcosa che ancora non è; ma se Dio andasse verso qualcosa che ancora non sia, vorrebbe significare che a Dio manchi qualcosa, ma se a Dio mancasse qualcosa, non sarebbe veramente Dio.

Certo, questa è filosofia. E qualcuno potrebbe pensare che siano cose astratte; e invece non è così. Non sono astratte perché sono vere, ma anche per un altro motivo. Perché queste verità rendono davvero bella la vita. La rendono bella e dolce anche tra le prove più faticose.

Se ci si mette nella giusta posizione, non c’è tempesta impetuosa che possa abbattere. Il proverbio fa cenno alla tempesta di sabbia. Situazione che deve essere fastidiosissima. La sabbia che turbina, che colpisce il viso, che entra fastidiosamente nei panni, che costringe a tenere gli occhi chiusi con il rischio di perdere un orientamento già di per sé problematico in una piatta distesa di deserto.

Eppure anche questo passa. Anche una terribile tempesta di sabbia sarà destinata a svanire. Mentre la bellezza del paesaggio, la lucentezza delle stelle saranno sempre lì, immobili ed imperturbabili, a riempire di stupore lo sguardo.

Nessun male potrà scalfire il Bene.

Ciò è vero in sé e può essere vero anche nella nostra vita. Ad una condizione però: che lo nostra vita scelga di essere governata dall’immutabilità del Bene, che la nostra vita si abbracci al vero Dio.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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