Apologetica lavorando…Il macchinista del treno

Il peccato originale non ha generato il lavoro, bensì la fatica, ovvero la durezza del lavoro, e così anche la possibilità che il lavoro, pur necessario, non trovi sempre perfetta corrispondenza nel desiderio dell’uomo. E’ il rischio di trovarsi a fare cose in cui non ci si riconosca, in cui tutto si presenti appesantito e impietosamente gravoso. Eppure, anche nella condizione post-peccatum, c’è la possibilità di scorgere la bellezza della propria fatica. E’ quando la si offre nella convinzione che vada ad inserirsi in un’armonia governata da Dio. Diceva santa Teresina di Lisieux che anche raccattare da terra un misero ago ha un valore infinito se fatto nella grazia di Dio e per suo amore. Ecco: la bellezza della propria fatica è inserirla in questo Significato. Un Significato che tutto ammorbidisce e che arriva a mitigare anche la più spossante stanchezza, perché le offre una sublime “ragione”.


Condurre un treno può sembrare relativamente facile. D’altronde non si deve girare un manubrio. Non si deve tenere la strada. Si deve solo accelerare ed eventualmente frenare. Si deve fermare il treno quando va fermato, avviarlo quando va avviato. Non si deve scegliere la méta. Essa è già stabilita. Né si devono fare manovre particolari, come quando sulle auto si è costretti a fare dell’inversioni un po’ ardite, perché si è imboccata la strada sbagliata. No, l’orientamento è dato dai binari. Bisogna solo far scorrere i vagoni su di essi. Si tratta -in realtà- di accompagnare il mezzo.

Se ci si riflette, questo è anche il nostro compito verso noi stessi. Ma anche verso gli altri. Non si tratta di decidere dove dobbiamo andare: per noi e per tutti la vera méta è una sola. Non si tratta di decidere se fare una deviazione sul tragitto o meno: per noi e per tutti la strada è stata già tracciata. Si tratta piuttosto di condurre laddove c’è il segno, laddove c’è il tragitto…come il macchinista del treno: deve condurre laddove le rotaie -che non ha posto lui e che lui deve rispettare- conducono a destinazione.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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