Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica.
Non c’è niente di più musicale che un tramonto (Claude Debussy)
Il celebre compositore francese Claude Debussy (1862-1918) ha ragione a dire queste parole? Certamente.
Eppure egli non indica l’aurora bensì il tramonto. Non indica l’inizio, ma la fine.
La musica, quella vera, è armonia. E l’armonia è data dalla perfetta corrispondenza. Due ingranaggi, ben regolati e lubrificati, sono armonizzati fra loro… e non producono stridore.
Ma c’è tramonto e tramonto. C’è fine e fine.
Se la fine va a concludere un percorso di cui non si è capito il significato, anzi: ci si è rifiutati di capirne il significato, convinti che tutto sarebbe casuale, allora tale fine è solo un nulla che conclude un nulla.
Ma se invece la fine conclude un percorso, letto e vissuto come dono e come progetto, allora la fine stessa diventa armonia.
Come in una bella musica: è armonia l’inizio, è armonia la fine. Anzi: nella fine si alzano i toni …affinché ancora più trionfi la Bellezza!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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