Per capire cosa debba intendersi per civiltà, si deve tenere presente il rapporto che esiste tra le idee e la loro inevitabile concretizzazione.
Le idee fanno parte dello spirito, sono cioè nella dimensione spirituale. Ma le idee non permangono solo in questa dimensione. Se accettate da una consistente fetta di uomini, esse tendono a concretizzarsi, ovvero a produrre qualcosa. Le idee producon0 concezioni politiche, arti figurative, letteratura, costumi, usi, musica, tradizioni varie, perfino gastronomia.
Ebbene, tutto questo patrimonio di strutture costituiscono la civiltà. Pertanto, possiamo dire che la civiltà è l’insieme delle concretizzazioni di ben precise idee, se scelte, se vissute, se fatte proprie da un popolo.
Il noto pensatore cattolico Plinio Correa de Oliveira (1908-1995) così scrive sul concetto di civiltà:
Senza entrare nel dibattito inesauribile di “civiltà”, di “cultura” e di “stile” artistico, chiamiamo qui “cultura” l’anima collettiva in quanto fecondata ed ordinata dal lavoro intellettuale. Chiamiamo “civiltà” il complesso delle istituzioni, leggi e costumi, il modo d’essere collettivo in quanto segnato dalla “cultura”. Chiamiamo “stile” le manifestazioni dell’arte in quanto segnate dalla “cultura”, e quindi necessariamente affini alla “civiltà”. Chiamiamo “ambiente” sociale l’impressione d’assieme esercitata sull’osservatore dell’azione armonica della civiltà, della cultura e dello stile; cioè la trasparenza definita, forte, inequivocabile, dell’anima collettiva e dei principi dottrinari consustanziali a quella società di anime.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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