Che giudizio dare allo Strutturalismo?

1.Lo strutturalismo è un movimento culturale che nasce nel XX secolo, precisamente tra gli anni ’50 e ’70. Si chiama così perché pone al centro il concetto di “struttura”, ovvero la relazione.

2.La convinzione dello strutturalismo è che i fenomeni culturali di qualsiasi tipo non possano mai essere compresi isolatamente ma sempre all’interno di un sistema di relazioni che precedono i fenomeni stessi.

3.Gli strutturalisti più importanti sono, per l’antropologia culturale, Claude Lévi-Strauss (1908-2009); per la psicanalisi, Jacques Lacan (1901-1981); per la filosofia, Michel Foucault (1926-1984); per la linguistica, Ferdinand de Saussure (1857-1913). Quest’ultimo è molto importante perché di fatto lo strutturalismo ha origine prima di tutto dalla linguistica.

4.Le caratteristiche principali dello strutturalismo sono quattro:

  • Primato della struttura sul soggetto: l’individuo non è pienamente libero, ma sarebbe dentro un sistema di relazioni che lo precedono e lo definiscono.
  • Relazionalità: ogni elemento avrebbe senso solo all’interno di una struttura.
  • Universalità: si è convinti che le strutture siano comuni a tutte le culture.
  • Analisi formale: lo strutturalismo privilegia i metodi analitici come quelli delle cosiddette scienze esatte.

5.Veniamo a giudicare questo movimento culturale

  • Lo strutturalismo, come altre correnti tanto della modernità quanto della contemporaneità, attesta quanto fosse illusorio l’antropocentrismo radicale su cui la modernità nacque. Questa (la modernità) non solo non ha raggiunto tale obiettivo, ma è proceduta verso la completa dissoluzione dell’uomo. Lo strutturalismo conferma ampiamente questo perché sostiene che l’uomo è sempre dentro un sistema di regole.
  • Lo strutturalismo si fonda su un pregiudizio  indimostrato: le relazioni che definiscono l’uomo sarebbero relazioni contrappositive (natura-cultura, vita-morte…). Ebbene, non si capisce perché tali relazioni debbano essere necessariamente contrappositive e non anche armoniche. Da qui -appunto- un pregiudizio che si esprime in una imposta lettura dialettica della realtà.
  • Da qui anche un’evidente contraddizione. La mente svolge il ruolo di ricomporre le coppie di opposti. Per esempio, Lévi-Strauss nella sua indagine sui miti, ma non solo, afferma che essi risponderebbero al desiderio della mente umana di ricomporre in equilibrio ciò che è originariamente in contrapposizione. Qui si manifesta la contraddizione: l’uomo è definito dalle relazioni strutturali o le può governare e perfino ri-orientare? I miti sono un racconto, si servono del linguaggio, dunque è il linguaggio che può eventualmente ri-orientare le strutture contrappositive, ma non si era detto che il linguaggio è dentro le strutture? Insomma, la libertà dell’uomo, cacciata dalla porta, sembra rientrare dalla finestra…ma si tratta di un rientro un po’ ridicolo.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

CONDIVIDI

1 Comment on "Che giudizio dare allo Strutturalismo?"

  1. Giovanni Di Guglielmo | 25 Ottobre 2025 at 8:30 | Rispondi

    Molto lucido e chiaro, grazie.

Leave a comment

Your email address will not be published.


*