Domenica diciannovesima dopo Pentecoste

Introito

(Salmo 77,1)

Io sono la salvezza dei popoli, dice il Signore: in qualunque calamità mi invocheranno, io li esaudirò, e sarò il loro Signore in perpetuo. Ascolta, o popolo mio, la mia legge: porgi orecchio alle parole della mia bocca.


Epistola

(Efesini 4,23-28)

Fratelli, rinnovatevi nello spirito della vostra mente, e rivestitevi dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santa verità, poiché siamo membri gli uni degli altri. Se vi adirate, guardatevi dal peccare: non tramonti il sole sopra la vostra ira. Non date luogo al diavolo: colui che rubava non rubi più, ma anzi lavori con le proprie mani a qualche cosa di onesto, di modo che abbia da dare a chi si trova nella necessità.


Graduale

(Salmo 140,2)

S’innalzi la mia preghiera come l’incenso al tuo cospetto, o Signore. L’elevazione delle mie mani sia come il sacrificio della sera. Alleluia, alleluia.

(Salmo 104,1)

Date lode al Signore, e invocate il suo nome, fate conoscere tra le genti le sue opere. Alleluia.


Vangelo

(Matteo 22,1-14)

In quel tempo Gesù parlava ai prìncipi dei sacerdoti e ai Farisei con parabole, dicendo: Il regno dei cieli è simile a un re, il quale celebrò le nozze del suo figlio. Egli mandò i suoi servitori a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non volevano andare. Mandò di nuovo altri servitori a dire agli invitati: il mio pranzo è già pronto. Sono stati uccisi i miei tori e gli animali grassi, e tutto è pronto. Venite alle nozze. Ma quelli non se ne curarono, e se ne andarono chi alla sua villa, chi al suo negozio. Altri poi, presi i servi di lui, li trattarono a contumelie e li uccisero. Udito ciò, il re si sdegnò; e mandate le sue milizie, sterminò quegli omicidi e dette alle fiamme le loro città. Allora disse ai suoi servi: le nozze sono pronte, ma quelli che erano stati invitati non furono degni. Andate, dunque agli angoli delle strade e quanti incontrerete chiamateli alle nozze. E andati i servi di lui per le strade, radunarono quanti trovarono, buoni e cattivi, sì che la sala del banchetto fu piena di convitati, vide un uomo che non era in abito di nozze. E gli disse: ‘Amico, come sei entrato qua, non avendo la veste nuziale?’ Ma quegli ammutolì. Allora il re disse ai suoi ministri: ‘legatelo mani e piedi, e gettatelo nelle tenebre esteriori, ivi sarà pianto e stridore di denti’. Poiché molti sono i chiamati, e pochi gli eletti.


Meditazione

1.“Ma quelli non se ne curarono…” dice Gesù nel Vangelo a proposito di coloro che non si interessarono, anzi rifiutarono l’invito di partecipare al banchetto di nozze. “Non se ne curarono…” ovvero non presero affatto in considerazione la grandezza e la bellezza di quell’invito. Non ebbero cura di quell’invito, ma non ebbero cura nemmeno di loro stessi. Infatti, proprio in quell’invito c’era il tutto per la propria vita.

2.Chissà…costoro speravano di ricevere altri inviti: inviti del mondo, inviti a feste organizzate da chi ritenevano maggiormente in considerazione, di chi reputavano in quel momento assai importante. L’invito, invece, di quel signore, cioè del Signore, lo disprezzarono. E così non ebbero realmente cura di se stessi. Scelsero di partecipare alle “feste” del Male, piuttosto che a quelle del Bene.


Alla Regina dello Splendore

Madre, meditando su questo brano del Vangelo, ti chiedo due cose. La prima, che accetti tutti gli “inviti” del tuo Divin Figlio; cioè che accetti da Lui tutto ciò che vuole permettere nella mia vita. La seconda, che Tu sappia ben prepararmi e dispormi per gli “inviti” del tuo Divin Figlio; che non semplicemente li accetti, ma li accetti con gioia. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.


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