LETTURE MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – San Carlo Borromeo, Vescovo e Confessore (1538-1584)

Epistola

(Eccl 44,16-27; 45,3-20)

Ecco il gran sacerdote che nei suoi giorni piacque a Dio, e fu trovato giusto, e nel giorno dell’ira fu strumento di conciliazione. Nessuno fu simile a lui nel conservare la legge dell’Eccelso. Per questo, con giuramento, il Signore gli assicurò la gloria nella sua stirpe. A lui diede la benedizione di tutti gli antenati, e confermò il suo patto sopra il capo di lui. Lo riconobbe con le sue benedizioni; conservò per lui la sua misericordia, e trovò grazie agli occhi del Signore. Lo glorificò al cospetto dei re, e gli mostrò la sua gloria. Fece con lui un patto eterno, e gli diede un grande sacerdozio, lo rese invidiabile nel suo onore. Gli fece compiere le funzioni sacerdotali ed avere gloria nel suo nome, e offrirgli un degno sacrificio di incenso, di soave profumo.


Vangelo

(Matteo 25,14-23)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: ‘Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque’.Bene, servo buono e fedele’, gli disse il suo padrone, ‘sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone’. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: ‘Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due’.Bene, servo buono e fedele’, gli rispose il padrone, ‘sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone’.


Meditazione

  1. Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace…viene detto nell’Introito di questa Messa.
  2. Perché dire “di pace“? Non sarebbe Bastato affermare semplicemente “alleanza“?
  3. Il concetto stesso “di alleanza” implica un accordo, un proseguire insieme, un collaborare. Allora perché aggiungere “di pace“?
  4. La risposta sta nel fatto che Dio non solo ci offre la sua presenza, bensì ci offre la sua compagnia. 
  5. Anzi, Dio vuol farci capire che non c’è pace possibile, ossia armonia possibile, se non con Lui.
  6. Insieme a Lui tutto diventa pacificato, ovvero tutto diventa armonizzato. Tutto acquista, cioè, un significato; ed anche ciò che continua a palesarsi come mistero, rientra con evidenza in una logica e in un progetto più grandi.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, nessuna più di Te vive in questa “alleanza di pace“, perché nessuna più di Te vive in comunione con Colui che è l’unica fonte della pace, Dio.
  2. Tu stessa hai generato questa “alleanza di pace“.
  3. Uniscimi a Lui. Uniscimi al tuo Divin Figlio.
  4. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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