Introito
(Salmo 26,7;62,9)
Esaudisci, o Signore, l’invocazione con cui a Te mi rivolgo, sii il mio aiuto, non abbandonarmi, non disprezzarmi, o Dio mia salvezza…
(Salmo 26,1)
Il Signore è mia luce e mia salvezza, chi temerò?
Epistola
(1 Pietro 3,8-15)
Carissimi, siate tutti concordi, compassionevoli, amanti dei fratelli, misericordiosi, modesti, umili. Non rendete male per male, né maledizione per maledizione, ma anzi benedite; perché a questo siete stati chiamati per ereditare la benedizione. Chi dunque vuole amare la vita e vedere giorni felici, freni la sua lingua dal male e le sue labbra dal parlare fraudolento; schivi il male e faccia il bene, cerchi la pace e si sforzi di conseguirla perché il Signore ha gli occhi sopra i giusti e le orecchie intente alle loro preghiere; ma la faccia di Dio è contro coloro che fanno il male. E chi vi potrà far del male se sarete zelanti del bene? Se poi aveste a soffrire per la giustizia, beati voi! Non temete però le loro minacce e non vi turbate, ma santificate nei vostri cuori Cristo Signore.
Vangelo
(Matteo 5,20-24)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Se la vostra giustizia non sarà maggiore di quella degli Scribi e dei Farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Fu detto agli antichi: Non uccidere, e chiunque avrà ucciso, sarà condannato in giudizio; ma io vi dico: chiunque si adira col suo fratello sarà condannato in giudizio. E chi avrà detto al suo fratello: ‘raca’ sarà condannato nel Sinedrio. E chi gli avrà detto: ‘pazzo’ sarà condannato al fuoco della Geenna. Se dunque tu stai per fare la tua offerta all’altare e ivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta lì dinanzi all’altare, e va prima a riconciliarti col tuo fratello, e poi torna a fare la tua offerta”.
Meditazione
1.La vita cristiana è fatta per i forti, non per i deboli. Cosa è infatti più da forti: reagire, portare rancore a chi dovesse offendere…oppure saper perdonare, saper continuare a trattare con dolcezza anche il proprio nemico? Nel primo caso si asseconda passivamente l’istinto di non lasciarsi sopraffare; nel secondo caso occorre fare violenza su se stessi.
2.In un passo del Vangelo, che non è di oggi, il Signore dice che il Regno dei Cieli patisce violenza e che solo i violenti lo potranno ereditare (Matteo 11). Si tratta di quella violenza contro se stessi che è la più difficile a farsi, ma è quella che solo gli eroi, non i pusillanimi e i vili, sono capaci di praticare.
Alla Regina dello Splendore
Madre, aiutami a non essere un vile ma un coraggioso. Solo così, infatti, potrò veramente seguire il tuo Divin Figlio ed essere nella schiera del suo esercito. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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