MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Domenica ventunesima dopo Pentecoste

Introito

(Ester 13,9; 13,10-11)

Nel tuo dominio, o Signore, sono tutte le cose, e non vi è chi possa resistere al tuo valore. Tu facesti tutto, il cielo, la terra e tutto quello che è contenuto nel giro dei cieli. Tu sei il Signore di tutte le cose.

(Salmo 118,1)

Beati gli uomini di condotta integra che procedono secondo la legge del Signore.


Epistola

(Efesini 6,10-17)

Fratelli, diventate forti nel Signore e nella sua virtù potente. Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo: perché non abbiamo da combattere contro la carne o contro il sangue, ma contro i principi e le potestà, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro i maligni spiriti dell’aria. Prendete quindi l’armatura di Dio, per potere resistere nel giorno cattivo e, in tutto perfetti, restare vittoriosi. State dunque saldi, cingendo il vostro fianco con la verità, vestiti della corazza della giustizia, avendo i piedi calzati in preparazione al Vangelo di pace. Prendete soprattutto lo scudo della fede, con il quale possiate estinguere tutti gli infuocati dardi del maligno. Prendete ancora l’elmo della salvezza e la spada dello spirito, cioè la Parola di Dio.


Graduale

(Salmo 89,1-2)

O Signore, Tu sei nostro rifugio di generazione in generazione. Prima che i monti fossero, o che si formasse il mondo e la terra, da tutta l’eternità e sino alla fine dei secoli, Tu sei, o Dio. Alleluia, alleluia.


Vangelo

(Matteo 18, 23-35)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: Il regno dei cieli è simile ad un re il quale volle fare i conti coi suoi servi. Ed avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. E siccome egli non aveva da pagare, il padrone comandò che fosse venduto lui e la moglie e i figli e tutto quanto aveva e fosse saldato il debito. Ma il servo gettatoglisi ai piedi lo scongiurava dicendo: Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto. E il padrone, mosso a compassione di quel servo, lo lasciò andare condonandogli il debito. Ma, uscito di lì, quel servo trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento danari; e presolo per la gola lo strangolava dicendo: Paga quanto mi devi. E il servo gettatoglisi ai piedi, si raccomandava dicendo: Abbi pazienza con me e ti pagherò di tutto. Ma costui non volle, anzi andò a farlo mettere in prigione fino a che non avesse pagato. Ora i conservi vedendo quello che accadeva, grandemente contristatisi, andarono a riferirlo al padrone. Allora il padrone chiamò quel servo e gli disse: Servo iniquo, io ti ho condonato tutto quel debito perché ti raccomandasti e non dovevi anche tu aver pietà di un tuo conservo, come io l’ho avuta di te? E sdegnato lo consegnò ai manigoldi, fino a che non avesse pagato tutto quanto il suo debito. Così anche il Padre celeste farà a voi, se con tutto il cuore ognuno di voi non perdona al proprio fratello.


Meditazione

  1. Nel Pater ci rivolgiamo al Signore dicendo: …rimetti i nostri debiti, come noi rimettiamo ai nostri debitori. 
  2. Dunque, non possiamo invocare la misericordia di Dio se anche noi non siamo misericordiosi con il nostro prossimo.
  3. Se si mette al centro Dio, allora diventerà anche più benevolo il rapporto con le persone che la Provvidenza ci ha posto accanto.
  4. Dio costituisce il nostro continuo e perfetto “specchio” per poter aver sempre presente i nostri debiti, cioè le nostre mancanze.
  5. E’ quando non si ha Dio che si è portati a scorgere la “pagliuzza nell’occhio altrui” piuttosto che la “trave nel proprio occhio“.

Alla Regina dello Splendore

  1. Immacolata, Tu che sei Madre di Misericordia, ottienimi il perdono dal tuo Divin Figlio per il mio essere peccatore.
  2. Fa che anch’io possa essere misericordioso con chi mi vuol male.
  3. Fa che preghi non solo per i miei amici, ma anche per i miei nemici.
  4. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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