San Roberto Bellarmino, vescovo, confessore e dottore (1542-1621)

Professore di teologia e predicatore a Lovanio, poi teologo controversista a Roma, ebbe per penitente San Luigi Gonzaga. San Roberto Bellarmino fu mandato da Sisto V in missione diplomatica in Francia; divenne in seguito provinciale dei Gesuiti a Napoli e nel 1599 fu elevato agli onori della porpora. Rese i più segnalati servizi ai Papi del suo tempo. Con i suoi libri di controversie inflisse dei colpi terribili all’eresia protestante, mentre il suo Catechismo, tradotto in quaranta lingue, diffondeva ovunque una solida conoscenza della dottrina cristiana. San Roberto morì a Roma il 17 settembre 1621; fu canonizzato da Pio XI nel 1930 e proclamato dottore della Chiesa nel 1931. 


Introito

(Ecclesiastico 15,5) 

Nel seno della Chiesa il Signore gli ha dischiuso la bocca; lo riempì di sapienza e di intelligenza: lo rivestì di un manto di gloria, alleluia, alleluia.

(Salmo 91,2)

E’ buona cosa rendere grazie al Signore, e inneggiare al tuo nome, o Altissimo.


Lettura

(Sapienza 7,7-14)

Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; non la paragonai neppure ad una gemma inestimabile, perché tutto l’oro al suo confronto è un po’ di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l’argento. L’amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre. Senza frode imparai e senza invidia io dono, non nascondo le sue ricchezze. Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l’amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.


Graduale

Alleluia, alleluia. Quelli che sono sapienti rifulgeranno come splendore di cielo. Alleluia. E quelli che insegnano a molti la giustizia, splenderanno come stelle per tutta l’eternità.


Vangelo

(Matteo 5,13-19)

Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli”.


Meditazione

1.La Sapienza vale più di tutta la ricchezza, di tutta la potenza, di tutta la bellezza. Perché, senza la Sapienza, si possono avere tante cose, ma non si ha il Tutto delle cose.

2.Senza Sapienza, non si può scegliere Dio. Senza Sapienza, non si può capire che ciò che conta è solo essere con Dio: vivere di Lui.


Alla Regina dello Splendore

Madre, fa che il tuo Divin Figlio mi doni la Sapienza. Fa che che io la possa amare e stringere a me affinché non vada perduta. Che possa anche perdere tutto, ma non il dono della Sapienza. Posso anche non conoscere tante cose, l’importante che capisca che solamente il tuo Divin Figlio conta. Regina dello Splendore, Madre della Sapienza, con Te a fianco vivrò della Sapienza del Tuo Divin Figlio. Questo mi basta. Questo è Tutto! Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.


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