Come rispondere all’obiezione che il Rosario sarebbe solo un’inutile ripetizione di Ave Maria?

1.Chi non ama il Rosario spesso fa questa obiezione: “A cosa può servire il dire tante volte ‘Ave Maria’?”. Ebbene, a questa obiezione la risposta sarebbe semplicissima: “A che serve allora dire tante volte alla persona a cui si vuole bene: ‘ti voglio bene’?”. E’ praticamente la stessa cosa. Il Rosario, infatti, è dire tante volte a Maria: “Ti voglio bene”. L’amore è fatto di gesti ripetuti. In un rapporto affettivo non si può credere che una volta che si è dato un bacio, quel bacio possa bastare per sempre. L’amore va rinnovato. Così come vanno rinnovate anche le espressioni affettive.

2.Inoltre vi è da dire un’altra cosa. Il Rosario è una catena, dove ogni grano sta a significare il senso e la continuità del legame.  Senza quei grani, la catena non sarebbe più catena. Ecco dunque che quei grani, a cui corrispondono le singole Ave, stanno a significare che l’incatenamento s’identifica con la continua riconferma del legame; continua riconferma significata dalle singole Ave.


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