Da La sfida della santità, di padre Antonio Maria Di Monda
(…) la santità deve ritenersi (…) come eroismo stupendo.
L’eroismo si connota, soprattutto, per la sua eccezionalità e singolarità. E’ ritenuto eroico un gesto, un comportamento assolutamente fuori del normale, che, per i più, è impensabile o inattuabile in se stesso o per le circostanze.
L’eroismo, perciò, è, per lo più, del singolo o, al massimo, di un gruppo sparuto, mai della massa. All’attuazione, infatti, del gesto eroico si oppongono, o sembrano opporsi, innumerevoli fattori di prudenza, di interessi di ogni genere e di mille altre considerazioni: cose tutte alle quali la massa è particolarmente sensibile. L’eroe, invece, passa su tutto ed opera, spinto o come portato da una forza superiore, dispiegando, nel suo operare, magnifiche doti di coraggio, di generosità, di sprezzo del pericolo, stagliandosi così, come vetta solitaria, ben al di sopra della piatta mediocrità. Di qui, logicamente, lo stupore e l’unanime esaltazione ed ammirazione, da parte di tutti. Gli antichi ritenevano gli eroi, addirittura, dei semidei, qualcosa, cioè, come fra Dio e gli uomini!
La santità deve riguardarsi, per lo meno, come eroismo senza pari, sia perché è un vivere, un operare, un comportarsi -almeno sotto certi aspetti- del tutto diverso da quello di tutti gli altri; e sia perché è un operare, d’ordinario, in circostanze tra le più avverse e sfavorevoli; e sia ancora perché, spesso porta il bene, pur operato, in qualche modo, da tutti, ad altezze vertiginose (…).
I santi si cimentano e riescono là dove tutti, o quasi tutti, soccombono. Non è difficile constatarlo. E, infatti, se gli uomini, senza distinzione di età o di sesso o di cultura e condizione sociale, naufragano o sembrano naufragare in un mare di luridume; i santi avanzano, immacolati e puri, come fossero esseri di altri mondi e di altre epoche.
Nell’immenso campo di battaglia che è la vita, dove tutti o periscono o sono gravemente feriti e accusano una stanchezza mortale; solo i santi, pur andando sempre controcorrente e ritrovandosi, per lo più, soli nell’aspro cammino, sembrano non siano mai tocchi dalla monotonia e dalla stanchezza.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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