1.La vita è fatta di tante prove e quindi di tante possibilità di scoraggiarsi, d’incupirsi. Gli stati umorali dell’uomo possono facilmente alternarsi a seconda di ciò che capita. Ma Dio non ci vuole come delle banderuole che garriscono secondo la direzione del vento. Dio non ci vuole come delle canne che che si flettono al vento fino a correre il rischio di spezzarsi. No. Dio ci vuole come querce ben piantate e che nessuna tempesta può sradicare.
2.Rimanere fedeli a Dio quando tutto va bene e si ha serenità di spirito, è facile. La fiducia vera si deve provare nel buio, nella prova, nell’inquietudine del timore. E’ proprio in questi stati d’animo che Dio vuole che siamo suoi fedeli soldati. E’ proprio in questi stati d’animo che sarebbe un’offesa a Dio se ci scoraggiassimo.
3.Dice Gesù nell’Imitazione di Cristo: (…) non ha sufficiente profumo di virtù chi, nel tempo della contrarietà e di qualsiasi tribolazione, si comporta con troppo scoraggiamento, e nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti conserva in Me fiducia meno piena di quella che mi si deve. Insomma bisogna essere querce, non fuscelli!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

Be the first to comment on "Perché Dio ci vuole come querce?"