1.L’Astrattismo nasce in un periodo di piena industrializzazione. Siamo nei primi anni del XX secolo. Si tratta di una corrente che si caratterizza per il rifiuto di rappresentare la realtà. I maggiori rappresentati di questa corrente sono: Piet Mondrian (1872-1944) e Kazimir Malevič (1879-1935).
2.Per capire l’Astrattismo è importante un testo del 1907, il cui autore è Wilheim Worringer (1881-1965), dal titolo Astrazione ed empatia. In esso l’arte viene interpretata in base all’intenzionalità dell’artista e non per il contenuto in sé. La forma viene intesa come l’esito di un incontro tra uomo e mondo. Da una parte ci sarebbe un avvicinamento alla realtà, cioè l’empatia; dall’altra un rifiuto della realtà, ecco l’astrazione.
3.Come va interpretata questa corrente? Va ricordato che da un punto di vista culturale, l’Astrattismo nasce in un periodo in cui si sta affermando il pensiero di Sigmund Freud (1856-1939) e anche quello di Friedrich Nietzsche (1844-1900). Dunque pieno irrazionalismo. Ebbene, il dominio di questo irrazionale può aiutare a spiegare il perché di questa corrente artistica.
4.La cosa interessante è che l’Astrattismo, con il suo sottofondo irrazionale, nasce in un tempo in cui ancora non si è realizzato il fallimento di quell’illusione positivistica che aveva condotto alla cosiddetta Belle Epoque. Anzi, siamo proprio in piena Belle Epoque. E allora che dire? Che quella tensione utopica ch’era alla base dell’entusiasmo scientista in cui si riversavano tutte le speranze, invece di produrre una lettura serena e iper-razionale del reale (così come s’immaginerebbe secondo logica), condusse piuttosto ad un trionfo dell’irrazionale per rifiutare l’ordine della realtà, quasi a presagire che tra non molto sarebbe stata proprio quella realtà a ribellarsi impietosamente e a frantumare definitivamente qualsiasi illusione di poter eliminare dalla vita ogni male, ogni dolore, ogni problema.
5.D’altronde qualsiasi errore richiama sempre il suo opposto. Il razionalismo, per esempio, che è ipertrofia della ragione, richiama inevitabilmente l’errore alternativo ad esso, cioè l’irrazionalismo. Se tutto deve essere spiegato secondo la ragione e quindi, se non è spiegabile dalla ragione, è come se non esistesse (razionalismo), allora, dal momento che molto è destinato a sfuggire alla ragione stessa, ecco che si affaccia il dominio dell’irrazionale (irrazionalismo). Tale bordeggiamento spiega anche la genesi dell’astrattismo pittorico.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

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