SOSTA: Dal giglio della purezza passa tutto…

Che alla base di ogni peccato vi sia l’orgoglio è fuori di dubbio. Ma un conto è l’orgoglio nella prassi del peccato, altro è l’orgoglio teorizzato, cioè il volersi sostituire a Dio e quindi volontariamente fare a meno di Lui.

Questo secondo tipo di orgoglio non è molto diffuso. Non è infatti facile trovare delle persone che peccano perché realmente vogliono andare contro di Dio. Peccano perché il peccato è in quel momento allettante, cioè è la via più comoda.

Ed ecco perché i peccati contro il sesto comandamento sono quelli più praticati e facili a farsi.

Sant’Alfonso nel capitolo 27 de Le glorie di Maria scrive:

Dopo il peccato di Adamo, essendosi i sensi ribellati alla ragione, la virtù della castità è per gli uomini la più difficile da praticare. « Tra tutte le lotte, dice sant’Agostino, le più aspre sono le battaglie della castità; il combattimento è quotidiano e la vittoria è rara ». Sia sempre lodato il Signore che in Maria ci ha dato un grande modello di questa virtù. A ragione, esclama il beato Alberto Magno, Maria è chiamata « Vergine delle vergini perché, per prima, senza il consiglio e l’esempio di nessuno, offrendo la sua verginità a Dio, gli ha dato poi tutte le vergini che l’hanno imitata ».

(…)

Sant’Ambrogio dice: « Chi conserva la castità è un angelo, chi la perde è un demonio». Quelli che sono casti diventano angeli, come disse il Signore: « Saranno come angeli di Dio » (Mt 22,30), ma quelli che peccano contro la castità diventano odiosi a Dio, come i demoni. San Remigio diceva che la maggior parte degli adulti si perde per questo vizio.

(…)

Dunque, scrive sant’Alfonso: Dopo il peccato di Adamo, essendosi i sensi ribellati alla ragione, la virtù della castità è per gli uomini la più difficile da praticare…

Il discorso non è difficile da capire. Quando il peccato si cronicizza, quando non ci si vuole liberare dal dominio degli istinti, facilmente questo disordine del corpo si trasferisce nell’intelletto ed è quasi automatico passare dall’orgoglio pratico a quello teorico. Arrivando alla diabolica conclusione: Sì, voglio andare contro Dio. Anzi, Dio non esiste e, se esistesse, dovrebbe farsi i fatti suoi, perché sarebbe un ingombro alla mia libertà!

Insomma, dal giglio della purezza passa tutto…


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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