LA BORRACCIA – 17 ottobre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

“…fatevi delle borse che non invecchiano…”

(Luca 12)

I SORSI

1

Cari pellegrini, siamo in alta montagna. Abbiamo trascorso la notte in un comodo albergo. Ci svegliamo e cerchiamo quanto prima di iniziare la nostra passeggiata. Il primo contatto con la bellissima natura che abbiamo dinanzi ci riempie di fraganza. C’è un “profumo” della natura che ci colpisce, ma poi, dopo poco, sparisce per nostra assuefazione.

2

L’acqua di questa borraccia è costituita da alcune parole di Gesù riportate nel Vangelo di San Luca. Egli dice agli apostoli che devono farsi delle “borse che non invecchino”, cioè devono agire ed operare per accumulare i veri tesori, che sono quelli eterni, quelli per il Paradiso. Gesù, infatti, aggiunge subito dopo: “…un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma”.

3

Queste parole c’impongono una prospettiva. Sottolineiamo “impongono” perché si tratta di una prospettiva talmente evidente e decisiva, che, se la si vuole negare, si finirebbe con il prendere una strada totalmente diversa da quella che c’indica Gesù.

4

E’ la prospettiva dell’eternità. L’uomo è fatto per camminare verso l’eternità.

5

La nostra vita non è fine a se stessa, così anche il nostro agire, il nostro operare, il nostro patire o gioire. Tutto è fatto per trovare significato nell’eternità.

6

Gesù dice che dobbiamo procurarci delle borse che non invecchino, cioè dobbiamo accumulare ciò che davvero conterà per la nostra vita eterna.

7

Allargando il discorso, possiamo dire che Gesù ci obbliga a non invecchiare. In che senso? Ovviamente non nel senso fisico, bensì in quello dello spirito. Il cristiano deve convincersi che la Verità che lo alimenta e lo guida era vera ieri, è vera oggi e sarà vera per l’eternità: cioè per sempre.

8

Le mode iniziano e finiscono, la Verità no. La Verità non ha mode di sorta.

9

Gesù, obbligandoci a farci delle “borse che non invecchino“, ci dice che l’eternità non è solo una sorta di linea che ci precede e a cui approderemo (è ovviamente anche questo, perché il tempo esiste e non è un’illusione), ma che l’eternità è già qua, nella nostra vita, in mezzo a noi, in mezzo alle nostre faccende. A patto però che vogliamo vivere secondo questa evidenza e nel rispetto di questa evidenza.

10

Giustamente lo scrittore fantasy Carl Staples Lewis (1898-1963), l’autore delle famose Cronache di Narnia, dice:  “Il presente è il punto nel quale il tempo tocca l’eternità”.

11

Dobbiamo cioè convincerci che ciò che facciamo (anche ciò che stiamo facendo in questo preciso momento) non sarà definitivamente perso, bensì rimarrà per l’eternità; e rimarrà nel giudizio morale. Se stiamo agendo perseguendo il Bene, avremo dei meriti che rimarranno scolpiti per l’eternità. Se invece stiamo agendo perseguendo il Male, subiremo delle conseguenze altrettanto eterne.

12

San Francesco di Sales afferma: In ciascuno dei tuoi istanti è contenuto, come in un nocciolo, il seme di tutta l’eternità …in ciascuno degli istanti… quindi anche in questo preciso istante.

13

Lo scrittore Elias Canetti (1905-1994) scrive: “Nell’eternità tutto è inizio, tutto è mattino profumato”. Infatti è così. L’eternità non solo fa rimanere giovani, ma è ciò che non perde mai sapore e fragranza.

14

Cari pellegrini, torniamo all’immagine da cui siamo partiti, quando si esce al mattino e uno stupendo spettacolo della natura si para dinanzi con i suo colori e i suoi profumi, ne veniamo coinvolti. Poi in noi avviene l’assuefazione e non  riusciamo più ad assaporare. L’eternità no: è un profumo, una fragranza ed un sapore che non finiranno mai: che dureranno -appunto- per l’eternità.

Al Signore Gesù

Signore, come l’apostolo Pietro, anch’io ti dico che senza di Te nulla ha senso, perché solo Tu hai parole di vita eterna (Giovanni 6).

Alla Regina dello Splendore

Madre, accanto a Te si vive dell’Eterno.

Stringersi a Te, vuol dire “eternizzare” il proprio vivere, far sì che tutto sia ricondotto al Signore del Tempo, che è il Tuo Divin Figlio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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1 Comment on "LA BORRACCIA – 17 ottobre"

  1. Signore Gesù, rimani con noi, senza di te abbiamo paura e brancoliamo nel buio di questo mondo senza fede e amore in Dio.

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