LA SOSTA – Quando i deliri ideologici si trasformano in farsa: un femminismo vuole il “femminile”, un altro femminismo vuole il “maschile”

Il Cammino dei Tre Sentieri: Quando i deliri ideologici si trasformano in farsa. L’ideologia boldriniana pretende il femminile, l’ideologia sindacale vuole conservare il maschile dopo averlo “conquistato” anche per le donne. 

Claudio Cartaldo – ilgiornale.it: 

Non si ferma Laura Boldrini. Anzi: raddoppia. Da lunedì prossimo al Palazzo dei gruppi parlamentari il presidente ha deciso che dovranno iniziare le operazioni per modificare tutte le denominazioni delle cariche dei dipendenti della Camera, declinandole al femminile. Insomma, il consigliere diventerà consigliera, l’interprete-traduttore sarà traduttrice e via dicendo. Ma non tutti sono contenti, anzi. Le donne segretario parlamentare sono infuriate. Il motivo? Nel passato hanno lottato a lungo per ottenere la declinazione al maschile e liberarsi da quel femminile che tendeva a discriminarle. A considerarle come una sorta di factotum al servizio del potente di turno. E così quando hanno letto i nuovi “indirizzi in tema di linguaggio di genere” hanno spedito una lettera alla Boldrini per lamentarsi. “Non appare superfluo ricordare – si legge – che la denominazione al maschile del termine scaturisce da rivendicazioni sindacali volte a superare una concezione riduttiva di una professionalità che, fino ad allora, veniva associata alla funzione di ‘persona tuttofare'”. E al Corriere che ha riportato la notizia una segretaria ha confessato: “Ci sembra un passo indietro, che non tiene conto dei progressi della società. È una decisione solo formale, mentre è la sostanza che conta”. (…).

 


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