Uomo e donna insieme in passerella, con abiti che siano indossabili da entrambi i sessi.
E’ la nuova frontiera del genderless.
A Pitti Uomo 91 è il giorno del no-gender.
Il giovane stilista toscano Carlo Volpi manda in passerella sia uomo che donna, e reinterpreta gli stereotipi della maglieria, sua passione.
Ha detto (ansa.it): “Tutto questo (…) è una nuova forma della bellezza”.
No. Questo è solo annullamento delle differenze naturali.
I corpi dell’uomo e della donna non sono uguali.
Si possono sbattere i piedi a terra quando si vuole, ma la natura non si può cambiare.
Lo sport -che dice la verità- lo conferma: nessun corpo femminile può raggiungere le perfomances di quello maschile.
La bellezza, quella vera, è bellezza delle differenze!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
A Pitti ci sono state più di una volta le sfilate unisex.
Bisogna quindi riportare alla mente e al CUORE, le profezie di Hildegarda di Bingen,
Dottore della Chiesa e di San Vincenzo Ferreri.
Hanno scritto che questo tipo di moda sarà uno dei segni della Fine dei Tempi.
Io ci spero perché non vedo altro rimedio a questa tragica distruzione sempre più crescente dell’Umanità: Chiesa in disfacimento, oggi hanno fatto vedere in TV numerosi frati e suore in piazza a ballare – uccisioni familiari quasi giornaliere, mamme che uccidono i figli e i figli che uccidono i genitori, perché ormai i giovani non sanno più cosa è il bene e cosa è il male – guerre diaboliche…
E devo ammettere che io prego spesso il Signore per il Suo ritorno perché non riesco a vedere nessun altro rimedio.