L’UE contro l’Ungheria… per i migranti o perchè questa sta ostacolando Soros?

LA SELEZIONE CATTOLICA

Rirportiamo da ilgiornale.it, a firma di Gianni carotenuto

Il parlamento ungherese ha approvato a larga maggioranza una legge che impone rigide regole alle Ong finanziate dall’estero, pena la loro chiusura.

Approvato con 130 voti contro 44, il provvedimento è stato soprannominato “anti-Soros” in quanto sembra studiato per prendere principalmente di mira le attività del miliardario americano di origine magiara George Soros e la prestigiosa Central European University, da lui fondata a Budapest per promuovere una società aperta e liberale.

In base al provvedimento, le Ong che ricevono più di 24 mila euro dall’estero – tra cui molte finanziate dallo stesso Soros – dovranno essere registrate come “organizzazioni sostenute dall’estero”. Della lista fa parte anche l’ateneo fondato dal noto filantropo di origini ungheresi e residente da tempo negli Stati Uniti.

Secondo il primo ministro locale Viktor Orban, la legge appena approvata “promuove la trasparenza e contrastare riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo”. Ma per l’organizzazione per i diritti umani Amnesty International si tratta invece di “deliberato attacco alla società civile”.

Nelle scorse settimane, la notizia della possibile approvazione della legge anti-Ong (che alcuni ritengono essere una norma “contra personam”) aveva scatenato la reazione del mondo delle università e dell’associazionismo. Migliaia di persone erano scese in piazza a Budapest, nella capitale del Paese, per scongiurare il varo di queste norme. Norme che secondo i critici servirebbero a rendere ancora più oppressivo il governo del primo ministro Orban, già accusato di avere accentrato su di sè alcuni poteri costituzionali.

Orban, nel mirino di alcuni leader europei per i suoi comportamenti nazionalistici, ha risposto così: “L’Ungheria non è e non è mai stata antieuropea. Al contrario, il governo rappresenta una vera posizione europea, protegge l’attuale trattato europeo, compresa la ripartizione originaria delle competenze tra gli Stati membri e Bruxelles”.

Durissime le parole di Orban su Soros, da lui definito uno “speculatore finanziario” che detta le linee guida di Bruxelles e decide in che direzione dovrebbe muoversi l’Europa, mentre i leader istituzionali di Bruxelles “si inchinano” dinanzi a lui.

Soros, 86 anni, dispone di un patrimonio personale di alcuni miliardi di dollari, guadagnati tra anni Ottanta e Novanta grazie ad attività speculative sulla sterlina e sulla lira. Una grande quantità di denaro che, secondo i “teorici del complotto”, utilizza in tutto il mondo per finanziare società, gruppi politici e associazioni per la realizzazione di una società mista tra autoctoni e migranti, da lui considerati “una ricchezza”.

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