Esempio
A San Giovanni Gualberto, nobile fiorentino e valentissimo nelle armi, fu ucciso il fratello Ugo, a causa delle lotte che allora straziavano le famiglie più potenti.
Giovanni giurò vendetta e ricercava l’uccisore per sopprimerlo.
Era il mattino del Venerdì Santo del 1003, quando lo incontrò, faccia a faccia, in un vicolo della città.
Immediatamente gli si gettò addosso per ucciderlo. Quel disgraziato, impossibilitato a difendersi, non poté fare altro che chiedergli perdono e pietà in nome di Gesù crocifisso.
Giovanni, con sforzo sovraumano, rinfoderò la spada, abbracciò il suo nemico e gli disse: “Sì, solo per Lui, per Gesù Crocifisso ti perdono!”
Con l’animo in tumulto entrò in chiesa e si inginocchiò ai piedi del Crocifisso ed ebbe la gioia di vedere quel capo coronato di spine muoversi e chinarsi verso di lui.
Allora Giovanni gettò via la spada, si ritirò a Vallombrosa e fondò l’Ordine dei Monaci Vallombrosani.
Riflessione
La vera forza non sta nel vincere gli altri, ma se stessi.
Con il Preziosissimo Sangue di Cristo ciò è possibile.
E’ possibile perdonare e amare i propri nemici.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il cammino dei Tre Sentieri
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