Voto in Austria: la Chiesa “aggiornata” diventa sempre più Chiesa “arretrata”

Cari pellegrini, il voto di ieri in Austria ci dà lo spunto per una riflessione, come sempre breve e concisa.

Non vogliamo fare una riflessione “politica” su questo voto. Non perché non sia importante farlo (tutt’altro!), ma perché di analisi ottime di questo tipo ne troverete  su siti altrettanto ottimi, per cui ci sembra tempo sprecato. Piuttosto la riflessione che vogliamo offrirvi è “ecclesiologica”.

Vi starete chiedendo in che senso: cosa c’entra la Chiesa con il voto austriaco? Vi rispondiamo: niente e tutto.

Niente, perché è evidente che per risultati elettorali soprattutto in società postcristiane come quella austriaca l’influenza del “voto cattolico” ha un ruolo del tutto marginale, per non dire quasi inesistente.

Tutto, perché segna l’ulteriore fallimento di una presenza.

Quando diciamo “ulteriore fallimento di una presenza” ci teniamo a farci capire bene. Detto così, potrebbe sembrare che non siamo d’accordo con il risultato elettorale austriaco per cui la Chiesa non avrebbe saputo orientare il voto stesso verso migliori prospettive. No, non intendiamo questo. Diciamo a chiare lettere -per evitare equivoci- che il risultato elettorale austriaco ci è gradito, ovviamente “gradito” con tutti i distinguo e le precisazioni del caso, ma ci è gradito. E allora in che senso tale risultato segna l’ulteriore fallimento della presenza della Chiesa Cattolica?

La Chiesa cattolica austriaca ha da tempo preso una linea ben precisa, guidata dal suo primate, il cardinale Schomborn. Una linea oramai aperturista tanto in senso morale (Schomborn è il paladino, insieme al cardinale Kasper, delle novità dell’Amoris laetitia), quanto in senso immigrazionista, seguendo di fatto la linea di papa Francesco. Ora, il voto austriaco va nella linea opposta almeno del secondo orientamento della Chiesa austriaca.

E’ il paradosso dell’errore. Un paradosso ovviamente prevedibile e in un certo senso naturale, proprio perché è dell’errore. La Chiesa austriaca si apre al mondo per illudersi in questo modo di presenziare meglio, ma il popolo dà indicazioni diverse e così è costretta a riconoscersi ancora più distante dalla società.

Ciò è avvenuto in Austria, ma sta avvenendo da molto tempo anche in America Latina, in Germania e in tante altre parti.

Insomma, la Chiesa del mondo… è sempre più lontana dal mondo. La Chiesa “aggiornata” è sempre più “arretrata”.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

Print Friendly, PDF & Email
CONDIVIDI

Be the first to comment on "Voto in Austria: la Chiesa “aggiornata” diventa sempre più Chiesa “arretrata”"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*