APOLOGETICA VIAGGIANDO – L’Argine degli Angeli (Italia)

Viaggiando ci si incanta per ciò che incontra il nostro sguardo. Meraviglie succedono a meraviglie. E nella loro diversità, s’incontra l’unità del Bello che dimostra come tutto abbia bisogno di ricondursi all’unica Presenza. Quella stessa che ha fatto sì che esistesse tutto e che vuole che questo tutto possa essere orientato a Lui. Osservando, contemplando, e soprattutto incantandosi dinanzi alla Bellezza della natura o di ciò che l’uomo ha costruito, si capisce quanto sia giusto coglierne il significato per poi lodare e ringraziare.


Perché gli angeli, pur avendo una natura esclusivamente spirituale, vengono solitamente rappresentati con le ali? La risposta è che anche in loro vi è tanto la presenza dell’intelletto quanto della volontà; e la volontà è appunto rappresentata dalle ali.

Ma c’è un altro motivo teologico a cui le ali rimandano, ovvero che gli angeli davvero “volano”, tra virgolette: ma volano. Mentre l’uomo per spostarsi impiega tempo e inoltre non può passare attraverso ostacoli materiali, perché ha un corpo; gli angeli invece, perché creature spirituali, coprono anche distanze enormi con velocità immediata e inoltre riescono a fendere la materia.

Ciò richiama una verità consolante ed affascinante: il fatto che l’angelo che ci è accanto è a nostra disposizione; che, se lo preghiamo con fede, possiamo incaricarlo di difficili e per noi impossibili mansioni. E’ il caso di tanti santi (per esempio san Pio da Pietrelcina) che incaricavano il proprio angelo custode perfino di avvisare i propri figli spirituali.

Le ali degli angeli sono dunque un’altra ennesima bellezza della Verità Cattolica. Se a noi come creature umane sono riservati ostacoli, con le ali degli angeli questi ostacoli possono essere superati: non annullati, ma superati. Anzi questi stessi ostacoli possono essere “contemplati” nella fiducia di poterli “percorrere”.

Nelle Valli di Comacchio” c’è un argine che si chiama Argine degli Angeli.

Leggiamo dal sito del Parco Delta del PoIl lungo percorso di oltre cinque chilometri nell’area sud delle Valli di Comacchio, realizzato fra la stazione di pesca Bellocchio e Volta scirocco, come si conviene per ogni nuova realizzazione, ora ha un nome: l’Argine degli Angeli. Il nome del fascinoso percorso ciclopedonale prende spunto dal dosso degli Angeli, antica e grande barena delle Valli di Comacchio, ormai non più affiorante e lambita dal percorso arginale posto fra Valle Lido di Magnavacca e Valle Furlana. Diverse e affascinanti ipotesi sono state avanzate per il toponimo “degli Angeli”, le cui bianche ali, agitate fra i bagliori del sole sull’acqua delle valli, sono state associate a quelle dei gabbiani e delle rondini di mare, che formano grandi colonie proprio sulle isolette emerse nella grande zona umida comacchiese.

Si tratta di un argine che non solo difende dalle acque, ma le “percorre”…come fanno le ali degli angeli. Se le invochiamo, ci fanno, non annullare, ma “percorrere” gli ostacoli.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza 

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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