SOSTA: Il fascino per l’Immacolata nell’ultimo Natale di Dickens

Dickens è stato un grande scrittore, ma la sua vita non fu ordinata.

C’è però un episodio importante che ci racconta Paolo Gulisano in un suo articolo, L’ultimo Natale di Dickens.

Si tratta di un sogno che lo scrittore inglese ebbe quando si trovava a Venezia. Un sogno che non dimenticherà mai e che gli tornerà ancora più in mente poco prima di lasciare questa a terra a causa di un improvviso ictus quando aveva solo 58 anni.

In realtà, il sogno è un fatto vero, ma poi Gulisano lo arricchisce con la sua fantasia e aggiunge qualcos’altro che è molto significativo.

Il sogno riguarda l’Immacolata. Dickens era protestante e non cattolico. Né questo sogno gli fece cambiare idee religiose. Ma il fascino di quella Donna lo colpì profondamente e, quando pensò di averla finalmente incontrata, fece di tutto per raggiungerla, senza però riuscirci.

Ed ecco la fantasia di Gulisano.

Fu solo dinanzi ad un presepe che capì che quella donna era proprio la Donna.

Il suo cuore aveva sussultato nel sogno. Aveva sussultato quando rivide per le strade di Londra quella Donna. E ne trovò la definitiva conferma dinanzi al presepe.

Ma tutto questo non riuscì a sortire un effetto positivo… purtroppo.

Che cosa ci insegna un episodio del genere?

Che la bellezza incommensurabile di aver per madre colei che è la Regina dell’universo intero è ciò che può cambiare la vita, è veramente ciò che può arricchire di meraviglia e stupore il proprio esistere.


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