Perchè non ci può essere morale senza il riconoscimento di una natura umana stabile?

1.L’oggetto della scienza morale è l’uomo, la sua condotta, i suoi atti e i suoi comportamenti. La morale non si applica agli atti dell’uomo (dormire, digerire, ecc…), ma ai soli atti che sono detti “umani“. Perché sono questi gli atti che egli compie in quanto essere libero e padrone di questi atti.

2.Ma c’è un punto importante da sottolineare, e cioè che la morale presuppone l’esistenza di una natura stabile, che sottostà a leggi immutabili. Infatti se ci si convincesse che non esiste una natura stabile nell’uomo, allora le leggi morali dovrebbero continuamente cambiare a seconda dei contesti storici, ma anche a seconda delle situazioni singole. E così verrebbero meno gli assoluti morali…e tutto sarebbe all’insegna della contraddizione. E’ ciò che sta accadendo ai nostri tempi in campo filosofico, ma anche in campo -ahinoi!- teologico. Invece, l’uomo può e deve riconoscere tali leggi assolute ed immutabili. Non a caso il padre Viktor Cathrein definisce la filosofia morale come “(…) la scienza degli atti morali umani, attinta ai principi sommi razionali mediante il lume della ragione” (V.Cathrein, Filosofia morale. Esposizione scientifica dell’ordine morale e giuridico, Firenze 1913).


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