Si dice che gli aguzzini decisero di coprire il volto di Gesù prima di percuoterlo perché in questo modo sarebbero riusciti maggiormente a sottolineare la portata dei loro sberleffi. Certamente questo è vero. Ma non è tutto.
Ci diventa difficile immaginarlo, ma Gesù, nella sua perfetta bellezza umana, doveva anche avere uno sguardo così penetrante da essere chiara espressione della sua indiscutibile autorità: l’autorità di Dio stesso. Nessuno, incrociando e fissando quello sguardo, avrebbe potuto davvero trovare il coraggio offendere e beffeggiare Cristo.
Scrive il Venerabile Tommaso di Gesù nel suo I patimenti di Gesù: “Il viso di Gesù Cristo era così bello, maestoso, modesto, che conciliava la venerazione di tutti quelli che lo rimiravano, e per quanto grande odio avessero per lui i Giudei, nel mirarlo erano presi sempre da un certo sentimento di rispetto. Sapevano altresì per propria esperienza che penetrava il fondo dei cuori, che conosceva i più occulti pensieri, giacché più di una volta li aveva scoperti a loro stessi. Quindi è che, per soddisfare il loro odio con più libertà, gli coprirono il viso, e dopo averlo percosso e barbaramente schiaffeggiato, gli dicevano beffandosene (Matteo 26): Indovina o Cristo, e manifesta chi è colui che ti ha percosso. Quale malizia! Quale oltraggio! Quale indegnità! Chi confronterà la maestà di questo Uomo-Dio con la viltà di quelli che lo trattano in tal modo, non potrà che ammirare e tacere; soprattutto se considererà la pazienza, il silenzio e la mansuetudine con i quali quale questo Re della gloria soffre così grandi ignominie, e la compassione che egli ha per questi medesimi che gliele fanno soffrire“.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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