Dio bisogna sempre collocarlo al primo posto. A Lui si deve tutto e per Lui si deve fare tutto. Dunque, ogni cosa si faccia, bisogna sempre conservare il raccoglimento, ovvero la consapevolezza di essere dinanzi a Dio e di dover tutto offrire a Lui. Nulla deve essere fatto per se stessi.
Scrive sant’Alfonso Maria de’ Liguori in Pratica di ama Gesù Cristo (VIII, 23): “L’anima sposa di Cristo deve essere un orto chiuso a tutte le creature, e non deve ammettere nel suo cuore altri pensieri ed altre occupazioni che di Dio o per Dio. Cuori spalancati non si fanno santi. I santi dediti all’apostolato, anche in mezzo alle loro fatiche di predicare, prendere le confessioni, trattare paci, assistere gli infermi, non perdono il loro raccoglimento. Lo stesso succede per coloro che si applicano allo studio. Quanti per studiare assai e farsi dotti non si fanno né santi né dotti, perché la vera dottrina è la scienza dei santi, cioè saper amare Gesù Cristo, perché l’amore divino porta con sé tanto la scienza dei santi, cioè saper amare Gesù Cristo, quanto la scienza e tutti i beni: ‘Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni’ (Sapienza 7,11), cioè con la santa carità. Il venerabile Giovanni Berchmans aveva un amore straordinario per lo studio, ma con la sua virtù, non permise mai che lo studio gl’impedisse il profitto spirituale. (…). Chi per lo studio lascia l’orazione dà segno che nello studio non cerca Dio, ma se stesso. Chi cerca Dio lascia lo studio, quando non è attualmente necessario, per non lasciare l’orazione“.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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