di Maria Bigazzi

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Un altro anno è già passato e se pensiamo alla notte di capodanno ci viene subito in mente il cenone, i fuochi d’artificio, tutto quello che nel rumore soffoca il vero senso di questo giorno.

In realtà il 31 dicembre è un giorno davvero importante, e non per la festa, il panettone, lo spumante e i cotillon, questi vengono se mai dopo aver capito il vero senso del giorno che termina un altro anno del Signore.

Prima di tutto ci deve essere a cuore ringraziare Dio per i giorni che ci ha donato, per i suoi tanti doni e grazie che ci ha fatto, a volte senza che noi neanche ce ne accorgessimo.

Poi a Lui dobbiamo affidare il nuovo anno che sta per cominciare, mettendo tutto nelle sue mani, attraverso la Vergine Maria.

A ripensare all’anno passato spesso è più facile ricordare le cose brutte che ci hanno rattristato, le persone care che non sono con noi, i momenti di sconforto, i fallimenti… tutte cose che ci segnano ma a cui dobbiamo guardare solo in un modo: offrendo ogni cosa a Dio.

Le proprie miserie e cadute, i momenti di gioia e gratitudine, le incomprensioni, le tristezze e difficoltà…

Il cristiano non vive fuori dal mondo, in un luogo idilliaco, al contrario vive nel mondo ma senza appartenergli, attraversando la propria esistenza alla luce del Vangelo e di Cristo stesso che con la Sua Passione, morte e Risurrezione ci ha redenti e ci ha aperto le porte del Paradiso.

Basterebbe questo per ringraziare costantemente Dio, ma il nostro cuore è ancora malato e necessita del vero Medico, Gesù Eucaristia, che ci attende anche quando fatichiamo a vedere con gli occhi della Fede, guarendoci passo dopo passo se a Lui apriamo il nostro cuore per lasciarglielo completamente.

Finendo questo 2022 e iniziando il nuovo anno 2023, ricordiamoci dell’Amore di Dio che ci sostiene quotidianamente, facendoci nei Suoi tempi, trovare ciò di cui abbiamo bisogno davvero per la nostra anima e che solo Lui conosce.

Le vite dei santi ci insegnano come essi sapevano gioire e ringraziare Dio per ogni cosa, anche nelle avversità.

Scriveva sant’Alfonso Maria de Liguori: “Mio adorato Bambino, io sono quello che con i miei peccati ti ho fatto spargere tante lacrime nella stalla di Betlemme. La grazia che voglio è la grazia di amarti, da oggi in avanti, con tutto il mio cuore”.

Che sia un invito anche per noi per questo nuovo anno 2024 assieme all’impegno di servire Dio e la Verità, rifiutando tutto ciò che vi è contrario.

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Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri