Introito
(Sedulius)
Salve, o Madre Santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; Egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.
(Salmo 44,2)
Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero mentre al Sovrano canto il mio poema.
Epistola
(Ecclesiastico 24,14-16)
Da principio e prima dei secoli io fui creata, e per tutta l’eternità io non cesserò di essere; nel tabernacolo santo, dinanzi a Lui ho esercitato il mio ministero, poi ebbi fissa dimora in Sion. Nella città santa parimenti posai ed in Gerusalemme è il mio potere. Gettai le mie radici in un popolo illustre, nella porzione del mio Dio, nel suo retaggio, presi dimora tra i santi.
Vangelo
(Luca 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava alla folla, avvenne che una donna, tra la folla, alzò la voce e disse: “Beato il seno che ti ha portato e il petto che ti ha nutrito”. Ma egli disse: “Beati, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono”.
Meditazione
1.Nell’Introito è scritto: “…al sovrano canto il mio poema”. Il poema è la poesia; e la poesia richiama l’armonia. Le parole poetiche sono ben collegate fra loro e soprattutto sono ben legate alla realtà, se è vero -come è vero- che la poesia è intuitiva comprensione del mistero del reale. La poesia, quella vera, è un perfetto combaciamento tra la parola e ciò che si vede.
2.Dunque, fare di se stesso il poema di Dio vuol dire conformare bene se stesso al volere di Dio e adempiere quel progetto che Dio stesso ha pensato per ognuno di noi. Ciò è avvenuto nella maniera più perfetta nell’Immacolata.
Alla Regina dello Splendore
Madre, aiutami affinché anch’io possa uniformarmi al volere di Dio e veramente glorificarlo. I miei difetti, le mie negligenze, il mio egoismo fanno resistenza, ma se Tu mi condurrai lungo i sentieri del Tuo Divin Figlio, tutto sarà più facile. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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