MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Sant’Antonio, Abate (251-356)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Il Santo

Sant’Antonio nacque a Comon, in Egitto, nel 251. Avendo sentito leggere le parole del Vangelo: Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, le seguì immediatamente alla lettera e si ritirò nella solitudine. Vi subì gli attacchi dei demoni che superò con la penitenza e l’invocazione del nome di Gesù. Morì nel 356 sul monte Kolzim, presso il Mar Rosso. La sua vita fu scritta dal vescovo sant’Atanasio e le sue reliquie sono conservate a San Giuliano d’Arles.


Introito

(Salmo 36,30-31)

Il giusto parla con sapienza, la sua lingua proferisce cose giuste: egli conserva in cuore la legge del suo Dio. Non ti adirare contro i malvagi e non invidiare quanti compiono il male.


Epistola

(Ecclesiastico 45,1-6)

Amato da Dio e dagli uomini, la sua memoria rimane benedetta. Dio lo glorificò come i santi e lo rese forte perché atterrisse i nemici. Sulla sua parola fece cessare i prodigi, e lo rese forte di fronte al re; gli diede i comandi riguardo al popolo e gli mostrò la sua gloria. Per la sua fedeltà e la sua mansuetudine lo rese santo e lo scelse fra tutti i viventi. Gli fece udire la propria voce e lo avvolse nella nube. Pose nella sua mano i precetti, legge di vita e d’intelligenza.


Vangelo

(Luca 12,35-40)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Tenete i vostri fianchi cinti e le lucerne accese; e voi siate come uomini che aspettano il loro padrone al suo ritorno dalle nozze per aprirgli subito, appena viene e picchia. Beati quei servi che il padrone, al suo arrivo, troverà desti. In verità vi dico: egli si cingerà e li farà mettere a tavola e si presenterà a servirli. E se verrà alla seconda e alla terza vigilia e troverà le cose così, beati loro! Sappiate però che se il padre di famiglia conoscesse l’ora in cui viene il ladro, non si lascerebbe forzare la casa. Tenetevi pronti anche voi, perché, nell’ora che voi non supponete, il Figlio dell’Uomo viene.


Meditiamo

  1. Il giusto, che è sapiente, conserva in cuore la legge del suo Dio…così dice l’Introito citando il Salmo 36.
  2. Sant’Antonio Abate scelse la solitudine del deserto. Scelta indubbiamente estrema, a cui ovviamente poche anime possono essere chiamate. Ma una tale scelta risponde ad un’esigenza: quella di conservare la legge di Dio, cioè di semplicemente conservare Dio.
  3. Cosa vuol dire conservare Dio? Vuol dire far sì che Egli sia davvero al primo posto nella propria vita, sia la ragione del proprio esistere, sia il fondamento del proprio pensare e del proprio agire.
  4. Tutto questo è semplicemente conservare Dio, perché Dio o è tutto o non è nulla.
  5. Concepire Dio come un optional, il quale c’è o non c’è tutto sommato non cambia nulla, è una menzogna.
  6. Se l’Infinito non è infinito per la vita dell’uomo…non è nulla.
  7. Se l’Assoluto non è assoluto per la vita dell’uomo…non è nulla.
  8. Se l’Onnipotente non è onnipotente per la vita dell’uomo…non è nulla.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, fa sì che possa continuamente capire e agire tenendo presente che il tuo Divin Figlio è il Tutto.
  2. Che mai lo possa rendere una sorta di orpello.
  3. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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